Si intitola “Inno alla diversità” il brano scritto dal cantautore piacentino Daniele Ronda ed interpretato in duetto con Mimmo Cavallaro, il leader e fondatore della band calabrese di musica popolare TaranProject. Il brano vuole rompere il muro di pregiudizi e la barriera che ancora oggi divide il nostro Paese in Nord e Sud. Il modo per abbattere questo muro è il loro dialetto, piacentino l’uno e calabrese l’altro, per arrivare a fondersi in un unico progetto.
“Inno alla diversità” è accompagnato da un videoclip girato in un tipico borgo italiano e diretto da Massimo Albasi. Nel video i due cantautori si trovano inizialmente divisi da un muro per poi ritrovarsi insieme davanti ad un pianoforte e dare vita ad un dialogo musicale che i unisce i loro mondi e invita a riscoprire le nostre differenze come ricchezza e a farne vessillo dell’unità tra la cultura del nord e quella del sud Italia, solo apparentemente lontane:
“Il nostro è un paese in movimento, si muove perché popoli diversi che lo distinguono si muovono, si incontrano e si uniscono, e da questa mescolanza nasce una nuova comune identità – spiega Daniele Ronda – La diversità è il motore che muove il processo di arricchimento reciproco e se vissuta come comune denominatore di culture diverse dà vita ad una magia. Nel mio caso è nata con un grande rappresentante della musica popolare del Sud, un grande uomo, un grande amico ed un grande artista: Mimmo Cavallaro. Cantando questo brano insieme abbiamo inneggiato a questa diversità e a questa magia facendo incontrare il Nord e il Sud“.
Così Mimmo Cavallaro invece raccconta questa unione artistica: “La collaborazione con Daniele ha per me un valore che va oltre il semplice incontro tra artisti. Il dialogo nato tra le nostre diversità ha rappresentato per me un momento di forte ispirazione. È bastato condividere il palco in un paio di eventi per far crescere in noi la voglia di percorrere un pezzetto di strada assieme, l’uno accanto all’altro, con la stessa forte volontà di raccontare in musica, assieme, le nostre rispettive identità culturali”.
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Daniele Ronda, cantautore, arrangiatore e autore ha fatto il suo esordio discografico con l’album “Daparte in folk” nel 2011 inserendosi tra le voci più autorevoli del folk italiano. Il secondo disco “La sirena del Po” (2012) segue le orme del primo e lo porta a vincere il premio Mei come “Miglior progetto musica giovanile sul dialetto”. Il 25 marzo è uscito il suo terzo disco “La Rivoluzione” per il quale Daniele Ronda ha ricevuto il Premio Enriquez 2014- Città di Sirolo (miglior album dell’anno per la Categoria Musica Pop e d’Autore). L’omonimo singolo inoltre è tra i 10 finalisti in nomination per il Premio Amnesty International Italia 2015, candidato a migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente. Nella rosa dei finalisti anche i brani di Mannarino, Cristiano De Andrè, Fabi Silvestri Gazzè, Frankie Hi-nrg MC, Luci della Centrale Elettrica, Canzoniere Grecanico e altri.
Mimmo Cavallaro è uno tra i più autorevoli interpreti della tradizione musicale calabrese. Il suo percorso artistico ed umano non tarda ad arrivare al pubblico calabrese che ne viene inevitabilmente conquistato, anche grazie ai coinvolgenti ritmi antichi da lui rielaborati e arrangiati in chiave moderna. Con il contributo di Mimmo Cavallaro, negli ultimi anni rinasce in calabria un movimento di world e folk. Attorno a questo fenomeno il mercato della musica calabrese si riorganizza e si rigenera dando vita a Festival e associazioni culturali.