Manca ancora l’ufficialità, ma i prossimi progetti cinematografici di David Fincher dovrebbero essere i due successivi capitoli della trilogia di Millennium cui il recente “The Girl with the Dragon Tattoo” ha dato il via.
Nel frattempo il regista di “The Social Network” e “Millennium: Uomini che odiano le donne” si dedicherà alla regia del pilot di “House of Cards”, una nuova serie televisiva di prossima produzione.
La serie sarà la prima produzione originale trasmessa da Netflix, la società americana di noleggio e streaming web e, basandosi sull’omonimo romanzo di Michael Dobbs, racconta la storia di un politico inglese deciso a diventare il nuovo primo ministro, visto che Margaret Thatcher si appresta a lasciare la poltrona.
La prima stagione prevede 13 episodi, scritti dallo sceneggiatore candidato all’Oscar Beau Willimon (autore de “Le Idi di marzo”) e vede protagonista Kevin Spacey, che sarà inoltre produttore esecutivo della serie insieme a Fincher.
Spacey e Fincher arrivano quindi alla terza collaborazione: Spacey aveva interpretato il mefistofelico John Doe in “Seven”, mentre nel 2010 è stato tra i principali promotori del progetto “The Social Network” di cui è stato uno dei produttori esecutivi e ha caldeggiato la candidatura di Fincher alla regia del copione firmato da Aaron Sorkin.
Ad ogni modo Fincher, stando alle dichiarazioni rilasciate recentemente, sta creando qualche problema alla Media Right Capitals, la casa di produzione che ha sostenuto il progetto con un budget di 100 milioni di dollari: il regista non solo si sarebbe detto insoddisfatto per la cifra, ma avrebbe anche minacciato di abbandonare la serie se le sue richieste non saranno accolte.
Nel frattempo l’inizio delle riprese precedentemente previsto per questo mese, slitterà ad aprile e il debutto della serie sul piccolo schermo è previsto solo per l’inizio del 2013.
Resta da capire se questo nuovo progetto porterà ad uno slittamento consistente dei rimanenti film larsooniani che Fincher intende girare in contemporanea in Svezia, benchè la Sony non abbia ancora confermato il suo ingaggio per questi progetti.