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Juventus-Chelsea era un match da dentro o fuori, in particolare per la squadra bianconera che aveva l’obbligo della vittoria casalinga per poi provare a conquistare la qualificazione in terra Ucraina contro lo Shakhtar di Lucescu. La sonora vittoria per 3-0 ha dato lustro al cammino europeo degli uomini di Conte, ai quali manca ora solo un punto per l’aritmetico passaggio agli ottavi ma, di contraltare, ha mietuto una vittima eccellente: Roberto Di Matteo esonerato con un lapidario comunicato apparso sul sito web della società.

Il Chelsea ha motivato la decisione presa “a caldo” con un’analisi dei risultati negativi dell’ultimo periodo della gestione Di Matteo, sottolineando la necessità di un cambio di direzione che permetta alla squadra di affrontare al meglio “questa parte essenziale di stagione“, con l’obiettivo di mantenere la squadra “il più tempo possibile nelle manifestazioni alle quali sta partecipando”. In sintesi, dunque, la dirigenza ed il presidente Roman Abramovich pare abbiano esaurito la loro dose di “tolleranza” nei confronti di Roberto Di Matteo, nonostante sia stato l’unico a realizzare l’obiettivo principale del milionario russo, ossia vincere la Champions League lo scorso anno, pur subentrando a stagione in corso al posto di Villas Boas, oltre che la settima Fa Cup della storia dei Blues. Nel comunicato, la società ha rimarcato tali successi ottenuti, ringraziando il coach per il lavoro fin qui svolto, sottolineando che il suo contributo alla storia del club “non sarà mai dimenticato”: un modo molto “british” per dare il benservito, anche se il Chelsea, proprio a causa del suo insaziabile presidente, appare come un’eccezione nel panorama della Premier League nella gestione dei tecnici, al contrario di quanto accade – per citare i due esempi più significativi – con Sir Alex Ferguson a Manchester ed Wenger all’Arsenal.

Roberto Di Matteo esonerato, dunque, per la pesante sconfitta di ieri, sommando la quasi-eliminazione dalla Champions alla situazione di campionato, considerando che in Premier League il Chelsea non riesce a vincere dallo scorso 20 Ottobre: nonostante questo, però, in classifica i blues sono in terza posizione, a tre lunghezze di distanza dal Manchester City ed a quattro dal Manchester United capolista e, nel prossimo weekend, sono attesi dallo scontro diretto con il City di Mancini che, in caso di vittoria, riporterebbe i blues in seconda posizione.

Di Matteo esonerato dal Chelsea
Di Matteo esonerato dal Chelsea | © Clive Rose/Getty Images

La stagione del Chelsea, dunque, non è “da buttare” ed i risultati fin qui ottenuti non giustificherebbero un esonero nel mese di Novembre, soprattutto considerando che un tecnico che riesce a vincere la Champions League(dopo i fallimenti dei suoi grandi predecessori, da Mourinho ad Ancelotti a Scolari, ndr) meriterebbe una maggiore apertura di credito. Tuttavia, il rapporto tra Di Matteo ed il presidente Abramovich sembra non sia mai stato idilliaco, soprattutto considerando la filosofia di gioco difensiva del tecnico italiano, che il petroliere russo non ha mai gradito.

Sarà stato il sistema di gioco scelto ieri allo Juventus Stadium con Torres in panchina ed il tridente leggero Hazard-Mata-Oscar in campo a condannare Di Matteo? Non è possibile affermarlo con certezza, ma potrebbe esser stata la “goccia che ha fatto traboccare il vaso”, intollerabile per un presidente che ama il gioco offensivo e spregiudicato e che vorrebbe un tecnico che assecondi le sue preferenze.

Ecco perchè, come da tempo si mormorava, il sogno di Abramovich sarebbe Pep Guardiola considerando che, in tal senso, l’ex blaugrana può fornire ampie garanzie. Tuttavia, Guardiola è impegnato attualmente nel suo “anno sabbatico a New York e, dunque, come soluzione provvisoria ed a breve termine sembra favorito lo spagnolo ex tecnico di Liverpool ed Inter Rafael Benitez, proprio in attesa dell’arrivo a giugno di Pep Guardiola. 

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