E’ da un anno ormai che vediamo Raffaella Fico in tv a parlare della sua storia con Mario Balotelli, della nascita di Pia e del fatto che la bimba non fosse stata ancora riconosciuta.
Pochi giorni fa, nessuno se lo aspettava, il calciatore del Milan ha pubblicato un messaggio su Twitter in cui dichiarava di essere il padre di Pia e solamente la domenica successiva, in esclusiva per l’amica Barbara D’Urso, la Fico aveva deciso di parlare, dicendosi contenta dell’accaduto, anche se sperava di ricevere una telefonata dal padre di sua figlia.
Questa mattina Raffaella Fico è intervenuta telefonicamente a “Mattino Cinque“, la trasmissione condotta da Federica Panicucci, rilasciando una dichiarazione che ha fatto molto discutere. Se nei mesi scorsi risultava legittimo da parte sua chiedere che nella vita della piccola Pia ci fosse la presenza paterna, le motivazioni espresse oggi suonano del tutto assurde.
Credo che mai nessuno, neanche io, abbia speculato su questa vicenda. Io ho solo cercato di far valere i diritti di mia figlia e di tutelarla. Ho sempre detto che volevo per lei un papà e alla fine Mario ha preso coscienza.
La polemica però è sorta su un’altra frase, Raffaella Fico non vuole che la bimba cresca con complessi di inferiorità:
Mi auguro che mia figlia crescendo sappia bene chi è il papà e nel vedere magari altri figli di calciatori che viaggiano in prima classe in treno, non si domandasse perché noi viaggiamo in seconda pur essendo lei figlia di calciatore.
Questa dichiarazione ha lasciato perplessa anche Federica Panicucci e si è sentito bisbigliare in studio, ma la conduttrice è andata avanti. Ovviamente la frase non è passata inosservata, sul web ha fatto scalpore e a commentarla è stata anche la blogger Selvaggia Lucarelli:
Raffaella Fico, tua figlia un giorno si sentirà discriminata per non avere una madre che tace, dignitosamente, e non la smette di andare in tv a fare una telenovela di un fatto doloroso, intimo, delicatissimo. Prova a fare così, e vedrai che tua figlia se la caverà benissimo anche in seconda classe, che essere figli di calciatori non è uno status, ma essere figli di genitori di buonsenso, in compenso, è un gran privilegio.
Fossi Pia, altro che dna, li disconoscerei io, due genitori così.