Dieci anni fa si spegneva uno dei personaggi più celebri e importanti del mondo dello spettacolo italiano, il genio versatile di Vittorio Gassman, che ha dato un notevole contributo al nostro cinema, restando tutt’ora uno degli attori più amati di sempre. Nato a Genova l’1 settembre 1922, Vittorio Gassman “il mattatore” è passato dal cinema al teatro, alla televisione, con una professionalità e un carisma che vengono ancora oggi ricordati e che ritroviamo in tutte le sue pellicole. Davvero ricca la sua filmografia, il debutto avviene nel 1945 in “Incontro con Laura” di Carlo Alberto Felice, mentre debutta alla regia poco più di dieci anni dopo con “Kean“. Prima del cinema, però, c’è la passione per il teatro. Il debutto è segnato da “Nemica” di Dario Niccodemi, nel 1943, ma i maggiori successi li ottiene con la compagnia di Luchino Visconti: Un tram che si chiama desiderio, Rosalinda, Oreste. Il suo soprannome, “Il Mattatore“, deriva dall’omonimo programma televesivo che lo consacrò al successo mediatico. Nel 1958 lo troviamo ne “I soliti ignoti” di Mario Monicelli, che lo riprese ne “La grande guerra” al fianco di Alberto Sordi. Nel 1962 arriva il successo de “Il sorpasso”, seguito da “I Mostri” e “L’Armata Brancaleone”. Numerose sono le altre pellicole, Vittorio Gassman ha recitato anche in “Profumo di donna”, “Tolgo il disturbo”, “Un matrimonio” e “The Sleepers” di Barry Levinson, accanto a Robert DeNiro, Kevin Bacon, Dustin Hoffman, Brad Pitt. A portarselo via fu un improvviso attacco cardiaco nella sua casa di Roma, Vittorio Gassman diceva questo della morte:
Mi disturba la morte, è vero. Credo che sia un errore del Padreterno. Io non mi ritengo per niente indispensabile, ma immaginare il mondo senza di me… che farete da soli?
E noi da soli, per ricordarlo, ci rivediamo una scena de “Il Sorpasso” di Dino Risi (1962), uno dei film per cui il grande attore viene maggiormente ricordato. [jwplayer mediaid=”37205″]