Dopo l’ennesimo kolossal prodotto in Nuova Zelanda (si tratta di “Avatar”), la capitale Wellington potrebbe trasformarsi in Welliwood.
Stando a quanto riporta il magazine on-line Stuff.co.nz, l’aeroporto di Wellington avrebbe commissionato la costruzione della scritta “Welliwood” (a imitazione di quella che campeggia da anni sulle colline del celebre distretto di Los Angeles) sulle colline antistanti Miramar (dove si trovano gli studi di Peter Jackson).
Nonostante l’idea pare non stia piacendo a molti (su facebook sono nate diverse pagine contro l’iniziativa), non si può certo negare che negli ultimi anni l’industria hollywoodiana stia utilizzando una politica di de-localizzazione della produzione soprattutto in Nuova Zelanda, dove, prima di “Avatar”, sono già stati girati film epocali come la trilogia del “Signore degli Anelli”, il “King Kong” di Peter Jackson e la saga delle “Cronache di Narnia”.
Il sindaco della città, Kerry Prendergast, dichiarandosi entusiasta del progetto e dei grandi benefici che l’industria del cinema sta apportando alla città, afferma:
La scritta sarebbe una delle prime cose che i visitatori vedrebbero atterrando a Wellington. In questo modo capirebbero subito di essere al centro dell’industria cinematografica neozelandese.
Del resto, se è vero l’industria cinematografica fa guadagnare al paese circa 285 milioni di dollari l’anno e che la Weta Cave (il museo costruito dalla Weta Digital, compagnia specializzata in effetti speciali digitali, fondata, tra gli altri, dai registi Peter Jackson e Richard Taylor) attira turisti da tutto il mondo, forse non è poi così eccessivo concedere anche a Wellington una scritta a imitazione della mitica “Hollywood”. Dopo tutto, i Neozelandesi si accontenterebbero di dimensioni notevolmente ridotte rispetto ai colleghi hollywoodiani, abituati ormai da più di un secolo a pensare “in grande”.