È prevista per il prossimo venerdì 4 giugno l’uscita italiana de “Il tempo che ci rimane”, nuovo film del palestinese Elia Suleiman (“A Ciascuno il suo cinema”, “Intervento divino”) che è stato accolto da notevoli consensi di pubblico e di critica al Festival di Cannes dello scorso anno. La pellicola è centrata, come di consueto nella filmografia di Suleiman, sulla situazione israelo-palestinese e racconta il vasto arco di storia che va dalla conquista della Palestina da parte dell’esercito israeliano nel luglio 1948 fino ai giorni più recenti, attraverso gli occhi di un bambino divenuto uomo, ovvero lo stesso Elia Suleiman. Il regista, che nel film interpreta anche se stesso nei tempi odierni, rispolvera i diari del padre e le corrispondenze della madre per narrare i cambiamenti subiti dai protagonisti in mezzo secolo di conflitti. Nonostante “Il tempo che ci rimane” sia semiautobiografico e dall’ispirazione molto intima, Suleiman approccia la materia trattata con distaccata calma e un ironia che a tratti sfocia nel non-sense. Il regista fa del silenzio che riempie la maggior parte degli spazi del film, un’arma sovversiva, in grado di spiegare in modo critico la dura e alienata esperienza di vita di coloro che furono etichettati “Arabi Israeliani”, più di quanto possano fare tante parole. In attesa della release italiana de “Il tempo che ci rimane“, vi mostriamo due clip inedite: “Dove abita il tuo amico?e “Hai 24 ore per lasciare il paese”. Buona visione! [jwplayer mediaid=”37051″] [jwplayer mediaid=”37052″]