Oggi se n’è andato un altro pilastro della cultura italiana, ammirata a livello internazionale l’attrice Franca Rame si è spenta a Milano, a 84 anni era da tempo malata ed è morta nella sua casa di Porta Romana. I soccorritori hanno cercato di rianimare l’attrice, ma a quanto pare è stato tutto inutile, non hanno potuto far altro che constatarne la morte; solo l’anno scorso Franca Rame, era stata colpita da un ictus sempre nella sua casa. In quella circostanza era stata trasportata al Policlinico dove è stata curata per alcuni mesi. Figlia d’arte ha dedicato la sua vita al teatro, ha infatti calcato le scene da quando era bambina, poi nel 1954 ha sposato Dario Fo con cui si è resa protagonista di solidazi teatrali molto importanti. La coppia inoltre ha partecipato attivamente anche alla vita politica del paese battendosi per importanti diritti civili.
La dedizione al teatro ha portato Franca Rame e Dario Fo ad esporsi anche politicamente, soprattutto in anni in cui la censura e i divieti erano all’ordine del giorno. Prima nel nel 1962, per un sketch irriverente sulle morti sul lavoro il duo Fo-Rame fu cacciato dalla Rai , poi la contestazione del ’68, nacque così il collettivo “La Comune”, staccandosi dal circuito ufficiale dei teatri per recitare in università, fabbriche occupate e, dal 1974, nel loro quartier generale della Palazzina Liberty occupata, a Milano. Le lotte civili Franca Rame le ha pagate sulla sua pelle quando nel 1973 per alcune ore fu rapita e stuprata da un gruppo neofascista, per punirla per il suo impegno con “Soccorso rosso”. Un’esperienza atroce che lei seppe poi tramutare in un durissimo monologo, “Lo stupro”, che recitò anche in prima serata su Raiuno.
Nel 1999 aveva ottenuto la laurea honoris causa da parte dell’università di Wolverhampton, inoltre negli ultimi anni aveva avuto anche un’esperienza come parlamentare venendo eletta al Senato nelle liste dell’Italia dei Valori. Oggi Senato e Camera dei Deputati hanno dedicato all’attrice un lungo minuto di silenzio per salutare un personaggio che sotto molti aspetti ha cambiato la storia del nostro paese. E’ doveroso aggiungere che nelle ultime ore sono nate molte polemiche in rete dopo la messa in onda del servizio del tg2, a dir poco offensivo, sulla memoria dell’attrice. Polemiche a quanto pare fondate, il servizio annunciava:
Una donna bellissima, amata a e odiata: tra chi la definiva una donna di talento che sapeva mettere in gioco la propria carriera teatrale per un ideale di militanza politica totalizzante, chi invece una pasionaria rossa che approfittava della propria apparenza fisica per imporre attenzione.