Solo qualche anno fa Edoardo Costa aveva conquistato la notorietà come interprete delle famose soap opere italiane “Vivere” e “Un posto al sole”, oggi il popolare modello balza alla cronaca per un caso di frode a un onlus per bambini. L’attore è stato riconosciuto colpevole di essersi appropriato di 310 mila euro donati all’organizzazione di cui era presidente e destinati all’infanzia dei paesi più poveri. Il giudice della terza sezione penale Marina Zelante ha riconosciuto Edoardo Costa colpevole di truffa contestata per 205mila euro e quella di appropriazione indebita per un totale di circa 138 mila euro. Il legale dell’attore ha scelto il rito abbreviato per contestare le richieste del P.M Bruna Albertini che nel corso della requisitoria aveva chiesto 4 anni di carcere, con 1800 euro di multa.
A dare il via alle indagini i programmi televisivi Striscia la Notizia e Italian Job nel 2008, che hanno fatto cadere sul noto attore molti sopetti sull’associazione che presiedeva: la Ciak (Construction Intelligent Association Kids). A quanto pare Costa avrebbe devoluto in beneficenza solo una minima parte del denaro raccolto, ovvero 80mila euro. In realtà la somma totale pervenuta delle casse della Ciak sarebbe di circa 650mila euro, dei quali circa 310mila sarebbe andati nelle tasche di Costa anzichè essere investiti nei progetti in sostegno del mondo infantile disagiato. L’avvocato di Edoardo ha rilasciato una dichiarazione immediatamente dopo l’emissione della sentenza:
Letta la sentenza, andremo in appello. Non può essere diversamente, perché questa è in realtà una ‘sanà evasione fiscale, che già per due annualità è stata punita dal giudice di Varese con una multa da 5mila euro.
Da ricordare che lo stesso avvocato Enrico Allegro aveva chiesto l’assoluzione del suo assistito e in subordine il rinvio del fascicolo perchè fossero riformulate le accuse al più in termini di natura penale tributaria. Per il momento Edoardo Costa non ha rilasciato nessuna dichiarazione.