Dal romanzo di Peter Cameron “Un giorno questo dolore ti sarà utile“, edito dalla Adelphi, il 24 febbraio del 2012 uscirà nelle sale cinematografiche italiane l’omonimo film diretto da Roberto Faenza.
Il film, girato interamente negli Stati Uniti, parla di James, curioso e solitario diciottenne newyorkese che lavora nella galleria d’arte di sua madre e non ama molto la compagnia dei suoi coetanei. La sua curiosità e la sua timidezza lo porteranno ad iscriversi sotto falso nome in una chat per “cuori solitari” dove proverà nuove sensazioni fino ad un appuntamento al buio.
Il film, prodotto da Jean Vigo Italia e Four of a Kind Productions in collaborazione con Rai Cinema e distribuito da 01 Distribution, vede come interpreti Toby Regbo, i premi Oscar Marcia Gay Harden ed Ellen Burstyn, Deborah Ann Woll, Stephen Lang, Peter Gallagher e Lucy Liu.
Per interpretare al meglio l’atmosfera del film è stata chiamata la cantante italiana Elisa, che si è cimentata con 4 bravi nuovi: la soundtrack del film intitolata “Love is Requited” e il cui videoclip è stato prodotto da Loris Lai e Milena Canonero, produttrici anche del film, “Just As One”, “Apologize” e “Drifting“.
La colonna sonora del film vede anche la partecipazione di Andrea Guerra per le musiche, che ricordiamo è stato già vincitore del Grammy Award 2005 e candidato al Golden Globe 2005 per la canzone “Million Voices” da “Hotel Rwanda” ed ha scritto le colonne sonore di film come “Nine” di Rob Marshall, “Alla Ricerca della Felicità” di Gabriele Muccino e “La Finestra di Fronte” e “Le Fate Ignoranti” di Ferzan Ozpetek.
Il resto della colonna sonora, composta da 14 brani originali, vede la partecipazione di Kathryn Gallagher, figlia 18enne dell’attore Peter Gallagher e considerata una promessa del nuovo rock californiano con “Nothing ever none“, Paolo Fresu e la sua “Rhythm for James”, di nuovo Elisa con Ermanno Giove che cantano “Endless Night” e “Think You’re Free” e le musiche strumentali di “Adagio for the Past“, orchestrata da Andrea Guerra insieme a Luca Salvadori, “Someday“, “Nanette“, “Night Museum” e una versione strumentale di “Think You’re Free” che completano il disco.
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