Elliot Page è il protagonista della nuova copertina di Time Magazine ed è la prima volta che un uomo transgender appare sulla copertina della celebre rivista. Nei mesi scorsi, Elliot Page ha fatto parlare di sé dopo essersi dichiarato come persona transgender, con l’intenzione di raccontare finalmente la sua vera identità ed essere di supporto a una comunità che subisce omofobia e discriminazioni. Page nel 2014 aveva annunciato di essere omosessuale per poi rivelare, lo scorso dicembre, di essere trans e di voler essere identificato come “egli” o “they” (loro) in forma neutra.
Un compromesso difficile
Elliot Page ha parlato per la prima volta in maniera più dettagliata del percorso che ha seguito e sta seguendo. A Time Magazine ha raccontato che già a 9 anni si sentiva un ragazzo ma solo oggi può finalmente identificarsi in ciò che sente di essere: “Inseguire la mia passione è stato frutto di un difficile compromesso” ha spiegato l’attore di “Juno” e “The Umbrella Academy”. Lo dice il titolo stesso del magazine: “Sono completamente chi sono” ma questo traguardo è costato molti sacrifici e sofferenze. Oggi Elliot è una voce per tutti quei ragazzi e ragazze che, come lui in precedenza, devono affrontare un percorso non privo di ostacoli. Lui stesso racconta di quando a 16 anni i compagni lo presero in giro per essersi rasato i capelli a zero (per interpretare il film “Mouth to Mouth”) e di aver dovuto indossare una parrucca per altri film e casting, altrimenti sarebbe stato scartato. “Per molto tempo non riuscivo nemmeno a guardare una mia foto” ha raccontato Page, ricordando di come nel periodo delle riprese di “Inception” soffrisse di depressione, ansia e attacchi di panico. Uno dei periodi più difficili da affrontare coincide con la sua consacrazione al successo. Vale a dire l’uscita del film “Juno”, per cui le aspettative nei suoi confronti erano molto alte anche dal punto di vista dell’immagine. Un’amica, Alia Shawkat, racconta di come Elliot non fosse a suo agio quando gli veniva detto come vestirsi e quanto essere sexy.
La svolta
I cambiamenti, anche se lentamente, sono arrivati nel 2014, quando si è dichiarato apertamente omosessuale. Nel 2018 è convolato a nozze con la coreografa Emma Portner, dalla quale si è separato la scorsa estate “ma siamo molto amici”, specifica. Da lì, però, ha iniziato a concentrarsi maggiormente sulle tematiche più vicine a lui e alla sua identità. Con l’arrivo della pandemia e il lockdown, anche Elliot Page ha avuto molto tempo da trascorrere riflettendo su diversi aspetti della sua vita ed è stato in quel periodo che ha deciso di ricorrere alla chirurgia per avere il corpo che ha sempre voluto:
La mia condizione di privilegiato mi ha permesso di avere risorse per superare le difficoltà ed essere dove sono oggi e, ovviamente, voglio utilizzare questo privilegio per aiutare nel modo in cui posso.
Quando ha annunciato al mondo di voler essere chiamato Elliot, l’attore era in convalescenza a Toronto, dopo aver subito un intervento per asportare il seno. Ci tiene a precisare, però, che essere trans non è solo una questione di chirurgia ed anzi, in alcuni casi non è nemmeno necessaria, in altri ancora non è accessibile. I media molto spesso enfatizzano su questo aspetto ponendo anche domande scomode e invasive ma la chirurgia è solo un modo per aiutarsi ad uscire da un’immagine di sé che non corrisponde con l’identità che si sente di avere: “Mi ha finalmente permesso di riconoscermi quando mi guardo lo specchio, portandomi a quella catarsi che aspettavo fin dal quel periodo infernale che è stato la pubertà. Ha completamente trasformato la mia vita”.