Elvis Presley potrebbe rivivere molto presto, oppure semplicemente apparire nei prossimi cinema. Lasciamo a voi la scelta, a seconda di quanto crediate o no al suo avvenuto decesso, dubbio che in tutti questi anni ha dato vita alle più svariate e fantasiose leggende metropolitane.
Ad ogni modo, pare che “Il Re” sia pronto a rockeggiare nei cinema di mezzo mondo, prossimamente. E’ in arrivo – a dire il vero al momento sono solo voci sulla sua realizzazione – il biopic sullo scatenato ed eclettico “Elvis The Pelvis“, icona della musica rock tra gli anni ’50 e ’70. A realizzarlo pare sia l’altrettanto stravagante regista australiano Baz Luhrmann: una scelta apparentemente perfetta, visto il suo stile straordinariamente variopinto e “grottesco”, riscontrabile soprattutto nei suo precedenti film “Moulin Rouge!” e “Il Grande Gatsby“.
Il film, di produzione Warner Bros., verrebbe curato nella sceneggiatura da Kelly Marcel, mentre di costumi e scenografia si occuperebbe la moglie del regista, Catherine Martin. Tutto è però ancora da definire, in primis il titolo del film. Intanto sono stati richiesti i diritti d’utilizzo di tutte le canzoni del cantante americano.
Ancora non è dato sapere, inoltre, se il biopic sarà incentrato su un momento particolare della vita di Elvis o se riguarderà tutto il suo percorso artistico e personale. In ogni caso il progetto si preannuncia piuttosto interessante, anche perché il materiale su cui Baz Luhrmann potrà lavorare è veramente tanto. Dai suoi primi successi, passando per le folle di teenagers, poi ai suoi balli “da depravato” e infine il suo triste processo di auto-distruzione che l’ha portato alla sua scomparsa (per far contenti tutti, complottari e non: non parliamo di decesso) nel 1977. Un sunto già di per sé ricco di dettagli da approfondire, senza considerare i tanti aneddoti di cui si è riempita la sua carriera.
Un ultimo mistero da svelare: chi interpreterà il bello e snodato Elvis Presley? Tutti e nessuno, verrebbe da rispondere. In molti sanno imitare il suo stile e il suo modo di cantare, ma interpretarlo in tutto e per tutto, essere lui anche solo per un film è decisamente un’altra cosa.
