Il più delle volte chiamarsi Savoia ha un certo peso, dimostrare di essere in grado di occupare dei posti per merito non è sempre facile, ma Emauele Filiberto è riuscito a superare la miriade di pregiudizi che da anni si porta dietro. La stampa lo ha spesso criticato negativamente, scagliandosi contro di lui non solo perchè e l’erede del ex re d’Italia, ma anche perchè come cantante e conduttore non ha dimostrato un gran talento, eppure agli Italiani piace: lo seguono in ogni cosa che fa e tifano per lui. A Diva e Donna il principe di Savoia si è raccontato attraverso una lunga intervista, ha confessato di sentirsi un privilegiato e non perchè si chiama Savoia, la sua stima è tutta per suo padre, ha svelato:
Mi sento un privilegiato, ma non perché discendo dalla casa reale. Non dimenticate che nel 1946 ai Savoia fu confiscato tutto. Io sono un privilegiato perché mio padre ha avuto la fortuna di potersi ricreare un patrimonio lavorando con le più importanti aziende italiane in Medio Oriente negli anni Settanta. E, così, ho potuto frequentare college di alto livello, le migliori università. Ma il privilegio più grande è l’aver saputo che in qualsiasi momento avrei sempre avuto qualcuno su cui contare. Nonostante questo a vent’anni ho cominciato a lavorare. Mi è sempre piaciuto lavorare.
Emanuele riconosce di non dover fronteggiare la crisi economica come la maggior parte delle famiglie italiane, ha aggiunto:
Io non sono un privilegiato, non devo lottare con le difficoltà della crisi, è vero. Ma lotto ogni giorno con altre difficoltà. Io sono quello che deve sempre dimostrare qualcosa. Va bene, è un modo per migliorarmi, per andare oltre. Ma perché, da ormai sei anni, c’è chi non si rassegna che Emanuele Filiberto lavori in tv? Che problema c’è se il conduttore di un programma si chiami Rossi o Savoia?
Ha voluto ringraziare pubblicamente sua moglie Clotilde Courau per essere sempre stata al sua fianco, lo ha sostenuto soprattutto quando è stato male e ha sconfitto il cancro al naso. Ha scherzato anche sull’arrivo di un possibile erede maschio:
Le devo chiedere scusa tutti i giorni perché credo di non essere mai alla sua altezza. Però dice che dalla malattia non ho capito l’unica cosa che avrei dovuto fare: smettere di fumare. Fumo anche in tv nascondendomi dietro le telecamere. Non riesco a smettere, sarà la prossima sfida”. “I miei genitori vedono la nostra felicità con due bambine e noi siamo contenti così. Non cerchiamo un maschietto. Vogliamo crescere bene le nostre bambine.