Nonostante si sia costituito alle autorità, non cala il sipario sulla vicenda di Fabrizio Corona. Il re dei paparazzi, proprio in queste ore, sta facendo ritorno in Italia: atterrerà all’aeroporto di Malpensa e di lì sarà immediatamente trasferito nel vicino carcere di Busto Arsizio (Varese).
Come ormai sappiamo tutti, il 38enne, dopo la condanna, ricevuta esattamente una settimana fa, a 5 anni di reclusione per estorsione aggravata e trattamento illecito di dati personali, è partito alla volta di Lisbona, dove dopo 4 giorni di latitanza si è costituito alle autorità portoghesi. Ma guai a dire che è scappato: Fabrizio Corona, infatti, ha affermato di essere andato via dall’Italia a causa di una sentenza ingiusta, ma soprattutto perché temeva per la sua incolumità nelle carceri italiane. A cosa si riferisse non è ancora chiaro, ma quel che è certo è che neanche in Portogallo è stato trattato coi guanti di velluto come forse si aspettava. Ha raccontato, infatti:
Sono stato trattato malissimo, ho dormito in una cella gelida, per terra, con la finestra aperta.
Fabrizio Corona | © DAMIEN MEYER/AFP/Getty Images
Una sentenza “ingiusta”
Ai giornalisti, poi, ha anche spiegato le ragioni per cui ritiene di aver subito un ingiusto trattamento da parte dei giudici, sostenendo che durante il processo a cui è stato sottoposto sono venute fuori le prove che anche direttori di giornali di gossip come
Signorini, Brindani, Belleri e Giacobini
hanno comprato migliaia di servizi che non sono stati pubblicati.
E dopo aver negato di essere partito per sfuggire alla giustizia, ha negato anche di aver pianto al momento dell’arresto, minacciando di querelare chi sostiene il contrario. Il leone è ferito, insomma, ma non sconfitto, anzi lui stesso avverte che la vicenda non è certo finita qua:
Comunque non sono morto. Anche dalla prigione continuerò la mia battaglia.
Il documentario sulla sua vita da “ribelle”
Che si continuerà a parlare di lui, ahinoi, purtroppo è una certezza. È in programmazione per questa sera, ore 20.15 su Sky Uno, una puntata speciale del programma di Selvaggia Lucarelli e Petra Loreggian, Celebrity Now, con un’intervista inedita, arricchita sabato 26, ore 23.20, sempre su Sky Uno, addirittura da un documentario
Fabrizio Maria Corona Il ribelle.
Stasera potremo sentire ancora la voce di Fabrizio Corona in un accorato video-monologo rimasto segreto per volontà dello stesso paparazzo che ha chiesto di non divulgarlo fino a dopo un suo eventuale arresto. Esso risale alla notte precedente la sua penultima condanna, quella a 2 anni e 8 mesi che stava ancora scontando con i servizi sociali. Anche in questo caso, emerge il suo carattere egocentrico e battagliero, che lo porta addirittura a dire:
Sono innocente e se andrò in carcere andrò come il Messia per insegnare ai carcerati che dopo la galera si può rinascere. Uscito da lì conquisterò il mondo. Ce l’ho con lo Stato e con la Magistratura e quando uscirò mi vendicherò.
Un messaggio per il figlio Carlos
Per fortuna, almeno parlando del figlio la sua furia si arresta e Fabrizio Corona sembra per un attimo ritornare una persona “normale”.
Voglio dire a mio figlio, ormai non è più un ragazzino ma una persona grande, col tempo e la tecnologia che va avanti, sarà capace di vedere quello che ha fatto suo padre, tutto quello che ha costruito. Scoprirai tante cose di me andando sul web, prendi il meglio. La mia voglia di lavorare, il mio impegno. Non fare le stronzate che ho fatto io.
Ma l’eloquenza deve essere proprio un fatto di famiglia, dato che neanche davanti ad una vicenda così drammatica i Corona riescono a far calare il silenzio. Domani, infatti, è in programma un’intervista a Verissimo addirittura della mamma del fotografo dei vip.
Popolare, nel bene e nel male
E mentre si attendono nuove struggenti dichiarazioni sulla santità del “povero” Fabrizio Corona, sempre di più sono i fan che lo incoraggiano attraverso i social network, che inveiscono contro una sentenza ingiusta o acclamano il suo “eroico” gesto di costituirsi. Per fortuna, poi, c’è ancora chi sdrammatizza, come il maestro pastoraio Genni Di Virgilio, che ha dato a Corona l’onore e l’onere di diventare una statuetta del presepe napoletano. Così, casacca a righe, barba incolta, gli immancabili occhiali e la palla al piede, il Fabrizio Corona galeotto esibisce un cartello con su scritto “7 anni!!!”. Che non sia questa la durata della nostra condanna a sopportarlo ancora?!