Siamo nel 2011 ed in un Paese “evoluto” come l’Italia ancora si discute o meno dell’utilizzo appropriato oppure no di alcune parole come “profilattico“. Mentre nel Mondo si cerca di lottare contro un male come l’AIDS e si cerca di sensibilizzare la collettività sull’importanza dell’uso del preservativo per prevenire le malattie sessualmente trasmissibili, la RAI qualche giorno fa ha preferito non usare il termine “profilattico” ed è stata subito polemica.
Era proprio la giornata della lotta contro l’AIDS ed una circolare interna consigliava di evitare l’utilizzo della suddetta parola. L’e-mail, firmata dalla funzionaria della tv di Stato Laura De Pasquale, ha fatto presto il giro del web, ma l’ufficio stampa del Ministro della salute ha smentito ogni cosa.
In ogni caso, la notizia ha fatto presto a far parlare e ha ispirato Fiorello per “Il più grande spettacolo dopo il weekend“. Nel suo varietà di successo, lo showman ha dato vita ad uno sketch con Jovanotti, invitando anche la platea a ripetere a gran voce la parola “profilattico”.
Famiglia Cristiana non ha gradito l’iniziativa del conduttore e con un articolo dai toni grotteschi, ha commentato:
Non solo fa cantare a Benigni l’elogio della cacca e dei suoi modi di produzione, creando una breccia nel conformismo imperante. Ma pronuncia la parola vietata, profilattico, e per di più ne fa una tematica da coro, coinvolgendo un pubblico che davvero non sapeva di dover osare tanto. E la domanda infernale al direttore Mazza, brividi in platea: l’ha mai usato, lei, il profilattico? Lo sventurato piegò il capo.
E prosegue:
Trasformare una simile dialettica in cori ridanciani, invitare il pubblico a sghignazzare, tirarla lunga con battute e allusioni, scivolare sul pruriginoso, questa non è trasgressione. E’ goliardia retrodatata, cattivo gusto. E mancanza di rispetto per le famiglie, a cominciare da quei tanti ragazzi che d’abitudine non seguono la tv ma accorrono quando c’è Fiorello. Che non sa di essere in cattedra e, per una volta che fa lezione, straparla.
Eppure “L’inno del corpo sciolto” di Roberto Benigni e il coro rap sul preservativo sono stati graditi da un pubblico che ha permesso a Fiorello e al suo programma di abbattere la soglia del 50% di share. Qui di seguito il video “incriminato”, giudicate voi se l’indecenza è lo sketch di Fiorello o un Paese che non educa il popolo alla prevenzione.
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