“Quando Lippi ha iniziato a parlare e Antonella si è rivolta a me non me la sono sentita di fermare un’icona italiana, l’uomo che ci ha regalato un sogno. Ero in difficoltà, mi sembrava irrispettoso, ho pensato che questo non è il suo ambiente e ho preferito lasciarlo parlare” – queste le parole di Gianmarco Mazzi a chi lamenta che non sia stato adottato un provvedimento per le parole che ieri sera Marcello Lippi, ospite accompagnatore di Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici, ha espresso prima dell’esecuzione del trio.
“Con un titolo del genere non poteva non essere presente il ct della Nazionale – ha detto Lippi – è una canzone che si rivolge agli italiani in giro per il mondo che si guadagnano da vivere“. Il regolamento di Sanremo non consente alcun tipo di propaganda per non influenzare il televoto, così come non avrebbe dovuto consentire che Pupo cambiasse una piccola parte del testo della canzone “In quella notte di Berlino” (questa la frase incriminata), ma anche qui Mazzi si difende:
“Fa parte della libera rivisitazione della canzone che era consentita per la serata di ieri. Ed era normale che venisse omaggiato l’ospite“.
Ma le polemiche sul trio aumentano sempre di più, già durante l’annuncio dell’ammissione alla serata finale, il pubblico non si è limitato ai fischi ma anche a qualche timido “Vergogna, Vergogna!“. La storia si è ripetuta anche fuori dall’Ariston, quando i tre si sono diretti a cena fuori e sono stati raggiunti dai fischi e dalle contestazioni.
Intanto il trio continua indifferente per la propria strada , anzi forse con la consapevolezza che le critiche di questi giorni li ha rinforzati, come dimostrano le parole del principe:
“Sono felice per tutto questo affetto, e ringrazio chi mi ha votato perché ha capito che io amo il mio paese, e che essere a Sanremo è stato sempre il mio sogno“. E stasera scopriremo se saranno proprio Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici a trionfare!