“Finalmente maggiorenni“: in pratica come sopravvivere alla prima vacanza senza genitori!
Ci sono molte esperienze che segnano la vita dei teenager, dalla prima volta al pub, la prima sbronza, la prima “palpatina”, alla prima volta che si va “in base”, fino alla molto gradita, agognata, sognata e incasinata prima vacanza senza i genitori. Finito l’anno scolastico alla Rudge Park Comprehensive, Will, Simon, Jay e Neil, cioé gli imbranati eroi di “Finalmente maggiorenni“, sono pronti per il mitico viaggio. Stanno per andare a Malia, la meravigliosa località di Creta dove passeranno tutto il tempo nei club, a caccia di ragazze, a scolarsi litri di alcool e a… tentare di sopravvivere a tutto questo!
Tratta dalla fortunata serie di MTV in onda anche in Italia “The Inbetweeners” (sul sito di MTV è possibile vedere il primo episodio), “Finalmente maggiorenni” potrebbe essere l’ennesiva, volgare, stupidotta commedia di stampo inglese. Eppure convince e diverte. La comicità del film è spesso senza freni, attacca tutto e tutti, in primis i quattro sfigatissimi protagonisti, che non sono belli, nè aitanti, nè particolarmente intelligenti, nè molto scaltri. Vincono e riescono a sopravvivere grazie alla loro amicizia, al loro attaccamento l’uno all’altro e al sostegno che riescono a darsi.
Curiosa l’uscita del film “accoppiato” all’altro film (italiano) su un gruppo di ex studenti in viaggio di maturità, cioè “Immaturi – il Viaggio“. Particolare la differenza di vedute: nel film italiano questi ex giovani nostalgici che in linea di massima hanno tutto (lavoro, soldi, donne) appaiono rassegnati, delusi, preda all’autocommiserazione e pronti a sostenersi più per abitudine che convinzione e vera amicizia; nel film inglese un pugno di adolescenti che non hanno niente possiedono una sfrenata voglia di vivere e nonostante i guai che passano mantengono il sorriso e uno sfrenato ottimismo nonchè una fede incrollabile nella loro amicizia.
E’ proprio l’amicizia il fulcro di molte commedia uscite negli ultimi anni che velano di nostalgia il rapporto “virile” tra amici; penso in special modo al finale di “Suxbad” con i due amici, che, consapevoli di stare prendendo strade diverse e con accanto la propria ragazza, si dividono sulle scale mobili ma si guardano indietro, come a non voler abbandonare l’amico di tante avventura per andare incontro ad una inevitabile maturità. In “Finalmente maggiorenni” c’è un breve momento in cui la consapevolezza delle strade che si stanno dividendo tocca un personaggio. Ma è solo un momento, poi si torna a ridere di gusto.
Tantissime la gag che vengono snocciolate dal regista Ben Palmer con perizia e tempi tecnici perfetti. Dalla presentazione dei personaggi, al discorso del Preside della scuola, dalla scena dell’asciugamano sulla sdraio alla festa finale in barca, il film non ha momenti di stanca ed il ritmo è sempre alto. Gli attori si danno al film con convinzione ed in maniera quasi “masochistica”: Simon Bird, James Buckley, Blake Harrison e Joe Thomas sono interpreti insieme agli attori fissi della serie televisiva, fra cui troviamo Emily Head nella parte di Carli, Belinda Stewart Wilson come la mamma di Will e Greg Davies come il Signor Gilbert. Nel film debuttano inoltre alcune new entry tra cui Lydia Rose Bewley, Laura Haddock, Jessica Knappett e Tamla Kari. Particina esilarante iniziale per Anthony Head, il mai dimenticato Osservatore della serie Buffy the Vampire Slayer.
Incredibile a dirsi nel film c’è anche una morale, la apprendiamo direttamente dalle parole del co-creatore e co-scrittore Damon Beesley:
“Ovviamente il punto centrale della storia è il rapporto fra di loro ed i loro rapporti con le ragazze. Ma c’è la morale di fondo: ovunque si vada nel mondo si viaggia sempre con noi stessi. I ragazzi hanno l’aspirazione di reinventare loro stessi, ma questo non accadrà perché rimangono sempre Will, Neil, Jay e Simon. Detto questo, spero che anche voi facciate questo viaggio con loro, un viaggio pieno di emozioni e momenti di ilarità”.
Per quanto ci riguarda, il viaggio con questi ragazzi è stato esilarante e ne è valsa assolutamente la pena. Voto:
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