Splendida line up a servizio di beneficenza, ecco che proprio pochi minuti fa è stato annunciato che saranno Neil Young, Foo Fighters, Black Keys e Band of Horses insieme a K’naan gli headliner del “Global Festival” che si terrà il 29 settembre a Central Park, New York. Il concerto è stato creato al fine di sostenere la causa della povertà globale.
L’organizzatore dello show Hugh Evans che è anche il co-fondatore del progetto Global Poverty Project ha spiegato che il tutto è stato organizzato assieme a Goldenvoice/AEG che nient’altro è che il volto che sta dietro ad un festival come il Coachella. Hugh ha spiegato che l’obiettivo era quello di fare qualcosa di unico per la nostra generazione e, con questa line up non fatichiamo a crederlo.
Rick Muller, esponente di Goldenvoice ha risposto dicendo che Central Park è un luogo iconico che ha ospitato una serie di nomi come Elton John, Simon and Garfunkel e moltissimi altri. E’ quindi una piattaforma universale, conosciuta a livello mondiale ed è la piazza giusta per un ideale di carità e soprattutto per un concerto benefico.
Il Global Festival è stato proclamato al fine di sensibilizzare e conquistare nuova luce su un progetto molto importante che interessa le sorti del pianeta. I leader internazionali saranno riuniti in una Assemblea Generale per discutere di soluzioni ed impegni entro il 2015. Artisti di primo calibro della scena musicale internazionale richiameranno anche la parte d’intrattenimento che, talvolta viene quasi dimenticata ma è fondamentale per saper colpire ed attrarre la gente. I biglietti, poiché si svolge il live in uno spazio pubblico, devono essere per forza gratuiti e quindi verranno distribuiti mediante una lotteria. Global Poverty Project per la distribuzione di essi ha previsto un’app dove ogni persona si può iscrivere ed inserire nella lotteria mediante delle azioni di aiuto e di volontariato nonché donazioni. Il costo della manifestazione è a carico della Fondazione Bill e Melinda Gates e della Sumner Redstone Charity Foundation, insieme agli immancabili sponsor UNICEF e Rotary International.
Evans conclude dicendo che l’evento mira ad essere un “Global Festival delle azioni e non dei soldi“, strizzando dunque l’occhio alle donazioni. Di certo trovarsi una line-up del genere qualche dollaro lo fa sganciare, in quanto immaginarsi un festival a pagamento con degli headliner simili sappiamo quanti soldi può far sborsare. I protagonisti del concerto si sono detti entusiasti di supportare una causa simile. Ecco le loro parole:
Foo Fighters: “Siamo molto orgogliosi di dare una mano a servizio di un evento così importante e stiamo cercando di aggiungere del “rumore” in questo grande parco e di aiutare lo sforzo globale di ridurre la povertà”.
Neil Young si può definire uno dei massimi sostenitori di eventi simili, anche mediante i suoi dischi con canzoni come “Ohio” e con i suoi sforzi a favore dell’ambiente, dei bambini, della povertà mondiale. I Black Keys non hanno potuto esimersi dicendo che tutti loro provengono dall’Ohio ed era impossibile sfuggire alla “povertà” in quanto si sono trovati a vivere intorno alla classe operaia, gente laboriosa ma con poco denaro eppure sempre volta a migliorare. I Black Keys hanno poi concluso dicendo che questa causa universale è un buon motivo per dimostrare sul campo, con i fatti, il senso di questa causa.
Davvero sensibili e illuminanti le parole di Evans che conclude dicendo che musica e movimenti vanno di pari passo, menzionando il canto della libertà contro l’apartheid in Sud Africa. Musica come una parte fondamentale del cambiamento sociale e questo è vero ancora oggi. Un Global Festival che fa davvero voglia di prendere e partire per sostenere una causa che interessa ogni singolo essere umano e la musica non si è sottratta ma anzi ha saputo dare un contributo maggiore alla causa, già di per sé molto motivante.
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