In questi giorni non si fa altro che parlare della morte di Amy Winehouse, che molto probabilmente è stata causata da una bevuta di troppo. La cantante era nota per i suoi eccessi e c’è anche il sospetto che prima di morire avesse acquistato delle sostanze stupefacenti, nonostante avesse già dichiarato da tempo di non farne più uso. Solo alcol, che sarebbe stato comunque sufficiente a distruggere definitivamente la cantante, che ultimamente non era proprio al massimo della sua forma. Intanto si attendono i test tossicologici, che potrebbero rivelare l’abuso di droghe, ma in Italia la polemica scatta per il manifesto anti-droga lanciato da Forza Nuova. La discussione è doverosa, poiché si è sfruttata l’immagine di una cantante morta da poche ore per sensibilizzare i giovani contro l’abuso di sostanze. Ma c’era davvero bisogno di metterci la faccia della Winehouse? Se l’intento era quello di mettersi in mostra, allora sì, ben fatto. Il manifesto gioca sul nome della cantante, Amy, e recita “Se ti droghi non ti amy”, con tanto di foto della Winehouse in sottofondo. Un gioco di parole che ha divertito davvero poche persone e che ha lasciato indignati soprattutto i fan dell’artista, anche perché l’immagine ha iniziato a fare il giro del web poche ore dopo la sua morte. L’idea è arrivata dalla sezione di Foggia di Forza Nuova e il coordinatore provinciale, Michele Lozupone, ha dichiarato che non si intendeva urtare la sensibilità dei fan nè tantomeno sfruttare l’immagine della cantante, ma lanciare un messaggio molto forte. Chissà perché, queste giustificazioni non sembrano essere così credibili. Voi cosa ne pensate?