Ultimamente Francesca Cipriani sembra non riuscire a stare un attimo zitta. Dopo i commenti a sproposito circa il fatto che la conduzione della trasmissione “Made in Sud” fosse stata affidata alla conduzione di Elisabetta Gregoraci e non a lei solo grazie alla raccomandazione del marito Flavio Briatore, stavolta però il suo parlare ha avuto una ragione. Questa mattina, infatti, è stata sentita come testimone nell’ambito del processo “Ruby 2”, che vede imputati Lele Mora, Nicole Minetti ed Emilio Fede e in questa sede ha fatto una rivelazione che potrebbe pesare sul futuro dell’ex (?) manager delle star.
Qualcosina, Mora, continua a seguirlo comunque.
Dunque, stando a quanto dice Francesca Cipriani, Lele Mora non avrebbe chiuso con il mondo dei vip, come invece aveva dichiarato in passato. E a testimonianza di ciò vi sarebbe, sempre secondo la show girl, l’ormai famosa lite scoppiata tra i due in una taverna milanese qualche giorno fa. La ragazza, infatti, ha raccontato al PM Antonio Sangermano che il motivo della lite sarebbe stata la sua mancata partecipazione ad una trasmissione di Barbara D’Urso e al set fotografico per la copertina di una rivista.
Secondo Francesca Cipiani, Lele Mora si sarebbe arrabbiato a tal punto da chiamarla al telefono e insultarla, ancor prima dello scontro fisico che poi i due avrebbero avuto:
Era fuori ha inveito contro di me con parolacce e mettendo anche in mezzo mia mamma.
Al termine dell’udienza, la Cipriani ha terminato il suo racconto ai giornalisti:
Ci sono stati dei dissapori, sto aspettando le scuse, anche se non potrà mai più essere come prima purtroppo. E’ una cosa molto brutta quella che è successa. Gli ho voluto veramente bene. Purtroppo ha inveito con parole e con il corpo, verso di me. E’ una cosa un pò triste, sono un pò giù.
Infine, la “Pupa” ha fornito anche una sorta di giustificazione, spiegando che secondo lei ora Lele Mora non sarebbe più la stessa persona a causa della lunga permanenza in carcere.
Io spero che lui torni ad essere il Lele Mora che ho conosciuto 5 anni fa, una persona buona e altruista. Io avrei fatto qualsiasi cosa per lui. Sono stata l’unica ad andarlo a trovare in carcere, e lo rifarei tutt’ora, perché quando voglio bene ad una persona sono così.
Credo che il carcere lo abbia modificato molto caratterialmente. Un anno e due mesi e oltre 50 kg che ha perso lo abbiano molto provato psicologicamente.