Per chi volesse, segnamoci sul calendario queste date: 24 Novembre, ventesimo anniversario della morte di Freddie Mercury , e 30 Novembre 2011. Tra l’annuncio del nuovo tour di Bruce Springsteen & E-Street Band (che farà tappa anche in Italia il prossimo giugno, precisamente il giorno 7 allo stadio San Siro di Milano, il giorno 10 allo stadio Franchi di Firenze e il giorno 11 allo stadio Nereo Rocco di Trieste) e l’uscita dell’album, a breve, dal titolo “Arcade at Night”; l’ufficialità della presenza dei Coldplay in Italia per il tour che promuove il disco più venduto attualmente, “Mylo Xyloto” (anche loro faranno tappa allo stadio San Siro di Milano il prossimo giugno); varie reunion che vedono protagonisti gruppi del calibro di Guns ‘n’ Roses e Black Sabbath (per i primi al momento restano solo voci di corridoio); per una volta, se ci si riesce, vorrei concentrare l’attenzione sul presente abituati oramai dalle dinamiche moderne ad essere proiettati o ai ricordi passati, o alle ambizione future.
24 Novembre 1991, il mondo piange Freddie Mercury
Cominciamo con una data storica: 24 Novembre 1991. Il mondo piange la scomparsa di Freddie Mercury (all’anagrafe Farrokh Bulsara) leader e front-man senza eguali dei Queen. La sua voce, i suoi potenti acuti, la sua teatralità sono entrate nella leggenda, ridisegnando il modo di intedere e dominare il palco e le classifiche. Un curioso aneddoto: Freddie Mercury in più occasioni, dichiarò di ispirarsi a Rudolf Nureyev, danzatore russo oltre gli schemi, oltre le critiche, oltre le offese, che fece del suo talento la sua vita; inoltre numerose furono le supposizioni di una sua presunta relazione con lo stesso Mercury, smentite comunque da entrambi.
La linea adottata dalle major (in questo caso ci riferiamo non a quelle discografiche, ma a quelle editoriali) è sempre la stessa: in occasione del ventennale della morte, invadono le librerie ben quattro “titoli” interamente dedicati alla figura di Freddie Mercury e la storia dei Queen. Certo che, anche se il giro è sempre lo stesso, accettiamo ben volentieri l’intenzione di far rivivere il mito, a discapito delle news (quelle attuali, si intende) che sono come meteoriti: arrivano, suscitano scalpore, e poi si affevoliscono disintegrandosi a contatto con l’atmosfera. Per Arcana Editore sono tre i titoli in risalto: “Una Biografia Intima”, scritta da Peter Freestone assistente personale di Freddie Mercury per ben 12 anni, che ha assistito alla nascita della stella nonchè partecipante attivo del suo periodo di maggiore creatività; “Queen – La biografia Ufficiale” (quarta edizione) di Jacky Gunn e Jim Jenkins con prefazione di Bryan May chitarrista dei Queen, che racconta in 27 capitoli la nascita della band tra i primi concerti nei locali dell’underground londinese fino alla ribalta nello Stadio di Wembley; “Queen – We Will Rock You”, già in uscita nel 2005 che contiene all’interno tutti i testi delle canzoni composte dalla band. Per la collana Odoya Cult Music uscirà “Freddie Mercury – The Biography” a cura di Laura Jackson, che concentra la sua attenzione sul ruolo che le donne hanno avuto nella vita del frontman dei Queen, arricchita da numerose interviste alle dirette interessate.
Freddie Mercury, Vasco Rossi e il rock
Dopo aver celebrato il mito di Freddie Mercury buttiamo uno sguardo nel BelPaese. Ebbene, in Italia, non si commemora la scomparsa di qualcuno bensì si celebra la carriera ed il continuo successo che da sempre lo interessa. Esce il 24 Novembre 2011 “La versione di Vasco”, per l’editrice multimediale indipendente Chiarelettere, autobiografia scritta di pugno da Vasco Rossi, nella quale si racconta evidenziando le debolezze, le sconfitte, le virtù e i successi, il modo di intendere la musica, il modo di vedere la vita.
Il modo di intendere (…e vivere) gli amori e le amicizie il tutto incorniciato in una visione che possiamo definire rock. Intesa nel senso che, chi sceglie di fare (o vivere rock) non sceglie mai la via più semplice, e si è sempre in bilico tra un successo e un fallimento. L’intero incasso sarà devoluto alla comunità di Don Ciotti.
Infine, il 30 Novembre 2011, per Arcana Editore esce il libro “VASCO dalla A alla Zocca – Manifesti, lividi e frammenti” i cui autori sono Henry Ruggeri, fotografo di chiara impronta rock nonchè storico fotografo della rivista RARO!; Claudio Bardi laureato in filosofia scrittore indipendente e nichilista che offre la sua visione della vita ricoprendo un ruolo rischioso: quello di se stesso; Salvatore Martorana membro dello staff vascodentro.com e scrittore per il sito vascorossi.net (i tre citati hanno già pubblicato un libro per Arcana Editore dal titolo “Vasco Rossi – Brividi. Manifesti e Turbamenti”, in uscita lo scorso giugno). A questi si aggiunge Ka Bizzarro, “rockstar mancata” come ama definirsi, impegnato attivamente in ambito musicale e, adesso, anche editoriale. La prefazione del libro è stata offerta dallo stesso Vasco Rossi. Come scrivono gli stessi autori, per ben comprendere il linguaggio utilizzato da Vasco Rossi serve un vocabolario speciale. Quindi non una biografia, bensi un “vocabolario emotivo – ndr” il cui obiettivo è esemplificare tramite immagini e scritti una figura che è andata oltre gli schemi, abbattendo qualsivoglia critica o offesa diventando, più che un cantante, un fenomeno da osservare e all’occorrenza studiare.
Questo per celebrare Freddie Mercury per aver stravolto i canoni del “dominare il palco”, e Vasco Rossi per i “canoni del linguaggio”, dimostrando palesemente che “fare rock” non appartiene solo ad un elitè di personaggi. E’ rock chi riesce a vivere oltre gli schemi, oltre le righe, proprio come loro, proprio come Freddie Mercury e Vasco Rossi…
Freddie Mercury live a Wembley video Youtube
[jwplayer config=”240s” mediaid=”65753″]