Il funerale di Whitney Houston si è tenuto alla New Hope Baptist Church di Newark, la città dove la cantante è cresciuta, nella chiesa che ha frequentato sin da bambina. La cerimonia in forma privata, è durata poco più di tre ore a cui hanno partecipato 1500 invitati. All’esterno della chiesa un cordone di polizia ha impedito alla stampa e ai fans di entrare, anche se sono riusciti a omaggiare la salma da fuori, assistendo alla cerimonia dagli schermi apposti. Troppa commozione nel vedere la bara della grande cantante ricoperta di rose e lillà, per non parlare della disperazione della madre che continuava a chiamare la sua “bambina”.
La diretta della funzione è stata trasmessa dalla CNN e molte reti locali, è stata caratterizzata da cori gospel, musica, infiniti ricordi, momenti struggenti e altri divertenti. Tra i primi ad esprimere il proprio cordoglio Kevin Costner che ha definito la Houston uno «sweet miracle», un dolce miracolo; ci ha tenuto ha raccontare l’insicurezza di Whitney ai provini di Body Guard, della sua paura di non essere abbastanza brava per Hollywood, nonostante fosse una cantante affermata in tutto il mondo.
La più grande pop star di tutti i tempi non era sicura di essere all’altezza, ha detto l’attore. Voleva essere al meglio, solo che indossò il trucco pesante dei concerti, che si sciolse sotto le caldissime luci del set… Whitney, se tu mi puoi sentire, non eri solo brava, eri grande… non eri solo carina, eri bellissima, come una vera donna può essere. Non preoccuparti, anche ora sarai all’altezza.
Steve Wonder e Alicia Keys hanno voluto ricordare la loro amica con la musica, hanno cantato alcune canzoni per salutarla. Anche la cognata Patricia Houston, che era la sua produttrice ha voluto commemorarla. Si è notata l’assenza di Aretha Franklyn, amica della famiglia Huston, assenza giustificata da un malore alle gambe. Alla fine della cerimonia la salma di Whitney Houston è stata portata nel cimitero di Fairview dove riposerà affianco al padre.