Nessuno più di lui aspetta con ansia il campo. Gian Piero Gasperini vive oramai da due mesi con l’esigenza di dover dimostrare che le sue idee di gioco sono valide e giustre per questa Inter. La difesa a tre e la posizione di Wesley Sneijder sono i due più grandi interrogativi che assillano il popolo nerazzurro e Gasperini dovrà sin da subito di aver lavorato bene durante la preparazione facendo ricredere gli scettici e sopratutto trovando una giusta collocazione per l’olandese. Ieri, nella conferenza stampa di vigilia, l’ex tecnico del Genoa non poteva non aprire l’argomento Sneijder definendolo adesso attaccante e quindi in lizza per una delle tre maglie d’attacco e non più annoverato tra i centrocampisti.
“Sneijder può trovare valutazioni anche migliori rispetto alla stagione scorsa magari giocando in posizione più decentrato o nella stessa. Ma Wesley è un problema nostro, un ottimo problema, quando giocherà ha le potenzialità importanti, ma non è il giocatore irrinunciabile per l’Inter, questa squadra per fortuna ha tante risorse con un gruppo solidissimo che è il vero leader di questa squadra per cui Sneijder è un elemento in più, ma non è che Milito, Pazzini o Forlan, ma così come Ranocchia, Samuel o Lucio non sono nessuno, questi sono grandi giocatori e il gruppo è solido e completo in tutta la sua rosa”