George Clooney è appena rientrato da una vacanza in Messico con la sua nuova fiamma Stacy Keibler e l’amico Alex Rodriguez con il gomito fasciato, a causa di un intervento subito per una lacerazione dovuta ad una brutta tendinite e conquista la prima pagina del magazine statunitense Los Angeles Times.
George Clooney, elegantissimo nel suo completo quadrettato grigio corredato di gilet e cravatta, ha parlato con franchezza e molto seriamente al redattore del magazine LA Times, John Horn, e la sua intervista sarà pubblicata nel mese di dicembre. L’attore di “The Descendant” ha incentrato tutta la discussione con John Horn su tante questioni umanitarie che sono vicine al suo cuore e alla sua anima, ma rivela anche i suoi futuri piani riguardanti Hollywood.
George sta tentando, anche attraverso questa intervista, di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo la condizione di arretratezza e la continua violazione dei diritti umani che ancora colpisce il Sudan. Quindi il regista e attore di “Le Idi di Marzo” ha descritto in maniera seria e cupa la cultura del genocidio radicata in questa parte del mondo.
George sta provando ad usare il suo potere mediatico per fare la differenza, cercando soprattutto di non dimenticare questioni che sembrano non riguardarci, ma in realtà fanno parte del mondo e di noi. George afferma:
Sono qui per dar voce a delle persone che non possono parlare per se stessi. Il mio compito è quello di venire qui oggi e pregarvi in nome dei milioni di persone che moriranno, perchè questo genocidio sarà puntualissimo.
Inoltre Clooney continua l’intervista dichiarando:
Io non faccio parte della politica e non mi interessa. Dovrei fare dei compromessi ed a me i compromessi non piacciono.
Riguardo i suoi piano per il futuro, George si vede sempre più regista e sempre meno attore, infatti afferma:
Sono sempre meno interessato a vedere me stesso sullo schermo, onestamente, è come se avessi fatto molte cose come attore, è come se avessi dato tutto ciò che potevo. Ora io desidero davvero fare il regista, stare dietro è infinitamente più stimolante, ci vuole creatività e la scrittura è davvero divertente.