Il caso di Harvey Weinstein ha sconvolto Hollywood e il mondo intero, ma ha sconvolto soprattutto la sua famiglia.
A parlare per la prima volta da quando è esploso lo scandalo è Georgina Chapman. La donna ha rilasciato un’intervista a Vogue in cui ha spiegato che non aveva alcun sospetto su di lui. La donna, che ha fondato il celebre brand Marchesa, è stata accusata di aver coperto i misfatti di Harvey Weinstein. Subito dopo il caso ha deciso di allontanarsi dai riflettori e lo stesso brand ha adottato un profilo più basso fino a pochi giorni fa, quando Scarlett Johansson ha indossato un abito Marchesa sul red carpet del Met Gala. Nei mesi scorsi, ha spiegato la Chapman, alcune star di Hollywood si erano mostrate solidali nei suoi confronti e si erano proposte di dimostrarlo pubblicamente indossando abiti firmati Marchesa ma lei ha preferito evitare, visto il polverone che si era sollevato. Una vicenda delicata, che ha aperto un mondo fatto di soprusi e squallore. Harvey Weinstein è stato forse il “predatore” più grosso, ma sono state centinaia le denunce arrivate dalle donne del cinema e non solo. Lo scandalo ha permesso a molte altre donne, abusate tutti i giorni in vari modi, di trovare il coraggio di parlare.
Le parole di Georgina Chapman
La prima a denunciare Harvey Weinstein è stata l’attrice Rose McGowan, in Italia il caso ha suscitato molto clamore soprattutto dopo le denunce arrivate da Asia Argento. Oltre 100 donne hanno denunciato l’ex produttore per molestie, alcune anche per violenze:
Quando uscirono i pezzi sul New York Times e poi sul New Yorker dove lo accusavano di molestie sessuali rimasi come paralizzata. Ho avuto a lungo giramenti di testa, in cinque giorni ho perso quasi cinque chili perché non riuscivo più a mangiare.
La situazione in famiglia era ancora più complicata perché Georgina Chapman e Harvey Weinstein hanno avuto due figli, Pearl e Dashiell:
Lui viaggiava spesso, ma io non sono ossessionata dal sapere dov’è il partner. Quando l’ho conosciuto era un uomo brillante, colto e sensibile. Pagò le spese mediche a un’amica di mia madre che aveva un cancro al seno.
Una persona completamente diversa, insomma, rispetto a quella che è stata descritta dalle numerose donne che l’hanno denunciata. Dopo l’uscita dell’intervista e l’apparizione di Scarlett Johansson in Marchesa (l’attrice è attivissima nel movimento di riscatto delle donne) in molti hanno insinuato che tramite Vogue America la Chapman abbia dato il via a un percorso di “riabilitazione” del marchio. Harvey Weinstein avrebbe imposto a molte attrici di indossare solo ed esclusivamente abiti del marchio, ma la Chapman si dice estranea a questo, il successo del brand è semmai frutto del suo lavoro e del suo talento. Non sono poche le persone che hanno preso le sue difese, ora è tempo per lei di ricominciare.