Alexis Sanchez è l’uomo del mercato. Lo si poteva prevedere alla vigilia, e così è stato: ecco perchè la trattativa fra Udinese e Barcellona per portarlo in blaugrana – come ormai pareva assolutamente certo ed ormai assodato – non poteva essere tanto semplice e lineare. Le complicazioni, si sa, sono il “sale” del calciomercato, ciò che rende interessanti le trattative ed i retroscena, soprattutto se legati ad un calciatore del suo calibro ed a un affare che molti club desidererebbero concludere. Ecco perchè, nonostante il calciatore cileno avesse ormai annunciato anche ai compagni di Nazionale il suo approdo a Barcellona, ora il giallo della trattativa si infittisce: il giocatore, infatti, doveva partire per l’Europa, ma non lo ha fatto. Ha solo ottenuto un permesso dal suo ct per sbrigare alcuni affari personali. Quel che è certo, è che el Ninho Maravilla vuole fermamente il Barca e vuole essere allenato da Pep Guardiola: il suo entourage infatti avrebbe comunicato alla famiglia Pozzo la volontà di trasferirsi nella città catalana anche se dovessero giungere delle offerte più convenienti, sia per il club che per il giocatore, da parte di altre squadre. Per ora l’offerta del Barca si aggira sui 38 milioni, più il cartellino di Jeffren e un’amichevole da disputare ad Udine, per un complessivo di 41 milioni di euro. Il Manchester City, però, rilancia l’offerta: 40 milioni cash più 5 bonus, ed inoltre l’offerta al calciatore di 4.5 milioni di euro all’anno, contro i 3 milioni di ingaggio propostigli dal Barcellona. Cifre da capogiro, che la famiglia Pozzo dovrà valutare, insieme al calciatore stesso che, però, ha mostrato di avere le idee chiare sulla sua prossima destinazione. Anche il presidente del Granada, club spagnolo di proprietà della famiglia Pozzo, Quiqe Pina, rivela una previsione sul futuro del Ninho Maravilla: “Andrà al Barcellona, all’80%“. Ma la soap opera, per ora, continua…