È considerata tra le “top influencer” italiane ma molti articoli che parlano su di lei, si riferiscono a presunti “dettagli bollenti” del suo feed Instagram e a nulla più. Instagram e gli altri social sono pieni di personaggi che offrono contenuti particolarmente sexy e provocanti e, per quanto sia bellissima e sì, anche sexy, non è questa la prima cosa a cui penserebbero i follower di Giulia Valentina.
L’infuencer, infatti, si è fatta apprezzare nel tempo per la varietà dei suoi contenuti, sempre interessanti, anche i più leggeri, accomunati tutti dalla sua inconfondibile ironia. Fan sfegatata di “The Office”, Giulia Valentina ama condividere alcuni aspetti della sua vita quotidiana, tra cui la convivenza con le Wawe, i suoi due chihuahua, alcuni momenti in famiglia, le vacanze, la ricerca della casa, film e serie tv. Tutto nella norma, insomma. E poi, ovviamente, ci sono i contenuti da influencer o più semplicemente quelle foto in cui si piace e che nei titoli di alcuni siti di gossip diventano materiale buono per fare clickbait. “Nella vasca non lascia spazio all’immaginazione” si legge in uno di questi, per poi scoprire che ha il volto ricoperto dalla maschera e non esattamente una foto da calendario Pirelli. Non che ci sia nulla di male, ma la stessa Giulia Valentina ha posto l’attenzione su questo modo di fare gossip, scrivendo titoli “acchiappaclick” a discapito del suo personaggio, che racconta molto di più.
Per capire quanto Giulia Valentina punti tutto sulla sensualità e su pose estremamente provocanti, basterebbe anche solo guardare la sua foto profilo: una pizza. “So di fare dei contenuti divertenti, leggeri, interessanti, per me la soddisfazione incredibile è far ridere però è inevitabile che certe volte quando vedi questi articoli pensi: ma veramente la cosa che mi definisce, dopo 8 anni su Instagram, è che ho le tette?”. La risposta dovrebbe essere no, ma tutto il resto fa meno like e meno gossip.
Giulia Valentina delizia i suoi fan con tantissime curiosità, spazia dai commenti sul revival di “Sex and the city” alle elezioni americane, i suoi TGIG sono seguitissimi e racconta e spiega in maniera molto chiara e semplice dei modi di dire inglesi o americani che, altrimenti, in molti non conoscerebbero (con tutto il lavoro di ricerca che ne consegue). Insomma, si passa dalla beauty routine ai suicidi di massa (Jonestown), cosa sulla quale lei stessa ha ironizzato, con disinvoltura e senza mai penalizzare i contenuti. Il lato sexy c’è, ma non è l’essenza di questo personaggio, quasi come se fosse un obbligo essere sexy per poter far parlare di sé. Qualcosa si smuove e sta cambiando, anche grazie al fatto che influencer del calibro di Giulia Valentina ne parlino apertamente. E lo scrivo da un blog di gossip in cui gli argomenti sono sì leggeri, perché pur sempre di gossip si tratta, ma non si possono stravolgere storie e persone, riducendole a un titolo ad hoc per accaparrarsi un like in più (sarà per questo che nessuno ci legge più?).
Adesso, mettendo da parte la sensualità di Giulia Valentina – che è così pigra da mettere il reggiseno sul pigiama prima di portare i cani al parco – , parliamo di cose serie. Cosa sono i sushi cats? Sono dei portachiavi a forma di gatti che si trovano sopra delle porzioni di sushi ed esistono nelle versioni più disparate. Si tratta di una strampalata idea giapponese, opera della Tange & Nakimushi Peanuts. Esiste anche un libro che racconta la loro storia (si suppone che i sushi cats siano magici), è in inglese e Giulia Valentina ne legge qualche pagina ai suoi follower ogni sera, perché alcuni trovano il suo accento molto rilassante. Niente di più sexy e mozzafiato di un gatto-sushi.