Mark Salling è conosciuto dal grande pubblico per avere interpretato Noah “Puck” Puckerman nella serie tv “Glee” e per aver avuto una relazione con l’ex collega Naya Rivera.
L’attore adesso è finito al centro dell’attenzione per motivi ben più gravi: si è dichiarato colpevole di essere stato in possesso di materiale pedopornografico. Una cosa molto grave, che Mark Salling ha deciso di ammettere per evitare di ottenere il massimo della pena, cioè 20 anni. Anche se l’attore ha smentito di averlo fatto per questo motivo, ammettendo la propria colpevolezza Salling otterrà una pena inferiore. Non è la prima volta che Mark Salling finisce al centro dell’attenzione per questioni di cronaca. Già nel 2013 era stato accusato di violenza sessuale dalla sua ex ragazza, che aveva dichiarato di essere stata costretta ad avere rapporti non protetti.
L’arresto per il possesso di materiale pedopornografico risale al 2015, l’anno successivo era stato accusato di essere in possesso di oltre cinquantamila immagini dal contenuto pedopornografico. Sull’ammissione di colpevolezza, Salling avrebbe dichiarato:
Mi sono dichiarato colpevole perché sono colpevole delle accuse, e spero di poter mettere a frutto le possibilità datemi in questo accordo, non per altre ragioni
L’accordo raggiunto prevede che l’attore di “Glee” risarcisca ogni singola vittima di cinquantamila dollari e dovrà frequentare un programma di riabilitazione per crimini sessuali. Il carcere è previsto per un periodo che va dai quattro a sette anni, oltre ad essere segnalato nel registro dei crimini sessuali, lo aspettano anche vent’anni di libertà vigilata. Nel 2016 Naya Rivera, che per un periodo ha frequentato l’attore, all’epoca collega di set in “Glee“, aveva detto di non essere sorpresa per le accuse che gli erano state imputate. A rivelarle la notizia era stata la tata di suo figlio, l’attrice ha ammesso di aver sofferto quando si sono lasciati ma di aver capito in seguito di essere stata fortunata e di essere stata protetta da Dio.