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Gli ultimi talenti rimasti al Torneo di Viareggio

Dopo gli ottavi di “rigore”, sono rimaste soltanto otto squadre a contendersi la vittoria finale in questa 65^ edizione del Torneo di Viareggio. Sono per lo più formazioni che alla vigilia venivano inserite tra quelle di fascia media, se si esclude il Milan di Aldo Dolcetti, sebbene i rossoneri visti in campionato non avessero mai fatto intravedere chissà quale gioco (non che al Viareggio le cose siano cambiate, intendiamoci). La curiosità però, paradossalmente, è maggiore ora piuttosto che una settimana fa, quando i bookmakers si dilettavano nei loro numeri, cosa che a livello giovanile fa venire una certa tristezza addosso. Scopriamo in questo articolo gli ultimi talenti rimasti nel torneo, scandagliando squadra per squadra, fino a trovare i migliori. Buona lettura.

Pochi ma buoni: gli ultimi talenti del Torneo di Viareggio

MILAN – Qualitativamente parlando i rossoneri sono la squadra italiana più forte ancora in gara. Bryan Cristante è il faro del centrocampo, e non lo scopriamo di certo oggi. Così come non scopriamo oggi Simone Andrea Ganz, un ragazzo a cui ormai la vetrina della Primavera sta stretta, e a volte ci sembra sprecato per davvero vedendolo giocare su questi campi da gioco. C’è poi Ezekiel Henty, un trequartista/attaccante tutto fisico e velocità, sbarcato a Milanello in autunno, e che pian piano si è ritagliato un ruolo fondamentale nel 4-3-3 varato da Dolcetti. Nelle prime tre gare è mancato in pieno Andrea Petagna, che ha cominciato il Viareggio in panchina nel match contro il Newcastle, stessa posizione dove è rimasto per i secondi 45′ della partita di ieri contro gli argentini. Hai visto mai però che si sblocchi proprio ai quarti contro lo Spezia?

SPEZIA – Già, gli aquilotti liguri, che si trovano qui un po’ per caso in tutta sincerità, considerati i trascorsi dei mesi precedenti e l’ottavo di finale contro l’Inter, che se paragonato al calcio dei grandi può essere benissimo definito come un Barcellona-Chelsea 2 la vendetta. In ogni caso lo Spezia un calciatore da tenere sott’occhio ce l’ha. Si chiama Patrick Ciurria, è un esterno d’attacco mancino, classe ’95, molto abile col dribbling, anche se a volte è troppo lezioso. La sua è una vera favola, dal momento che è approdato allo Spezia dalla lontana Eccellenza, dove militava nel club del Castellarano. Giovedì avrà l’occasione di sfidare il Milan, dei piccoli sì, ma sempre dei colori rossoneri si tratta. Non capita tutti i giorni diciamo.

PARMA – Ne vogliamo parlare del Parma? No perché qui si rischia di cadere nel banale “la storia si ripete, sempre”. Comunque non è colpa nostra se i ducali di mister Pizzi siano nuovamente qui, a distanza di dodici mesi, a giocarsi la qualificazione alle semifinali. Sembra quasi che la squadra gialloblu non sia stata abbandonata da quella chiappa fortunosa e misteriosa che aleggia ogni tanto sui campi da calcio (ne abbiamo parlato prima, leggi Chelsea e il buon Di Matteo). Quest’anno il Parma può però contare su ragazzi di talento, uno fra tutti Alberto Cerri, capitano della Nazionale Under 17, che vederlo giocare ancora con gli Allievi di Lucarelli è una di quelle tristezze che non ti passa neanche se mangi una barretta di cioccolato (checché ne dicano gli scienziati). Oltre al bomber c’è poi il genio di Emiliano Storani, che su quella fascia sinistra fa quello che gli pare, e lo fa quasi sempre bene. E non dimentichiamo neanche Arteaga, uno che in Italia è sbarcato la scorsa estate e qui al Viareggio ha in pratica fatto il fenomeno soltanto quando il campo suggeriva di giocare a pallanuoto piuttosto che a calcio. Come si dice, potenzialità inespresse.

JUVE STABIA – Cis, sorridi. No, non ci siamo rincoglioniti. La premessa è doverosa perché i tifosi di Castellamare devono davvero sorridere, perché ritrovarsi ai quarti del Viareggio non capita tutti i giorni, e se vogliamo allargare la nostra analisi, non capita mai avendo battuto 48 ore prima i campioni in carica (leggi Juve, quella del Piemonte). La premessa però è anche un messaggio subliminale, che forse qualcuno di voi avrà già capito da tempo, ma che comunque fa sempre gazosa in articoli del genere: ci stiamo riferendo ad Ambrogio Sorriso, sì proprio lui, che in campionato ha già segnato otto reti e qui al Viareggio sta confermando di avere un feeling speciale con la rete (3). Continuerà a segnare anche contro il Parma?

TORINO – E passiamo al Toro, squadra che non ha nulla a che invidiare ai club più blasonati, ma che chiamandosi appunto Torino non viene calcolato come si dovrebbe. Niente paura amici granata, ci pensiamo noi. Va detto che il Toro ha forse l’attacco più efficiente tra quelli messi in bella mostra in questi primi 9 giorni del torneo. A sinistra c’è Vittorio Parigini, un predestinato, un classe ’96 che fra qualche anno non potrà non essere diventato un numero 1. Dall’altra parte c’è Barbosa, un brasiliano, anche lui grande prospetto, che segna e fa segnare, vero Kabasele? Voi direte: basta? Manco per sogno. Potremmo continuare con Mattia Aramu, Emmanuel Gyasi (Alberto De Rossi se lo sognerà ancora per un po’ di settimane), eccetera. Non vogliamo tediarvi però con gli attaccanti del Toro, quindi passiamo alla prossima squadra.

ANDERLECHT – Sapete perché il Torino è iellato? Perché ai quarti incontra la squadra più forte del torneo. Un guaio già. I belgi hanno impressionato un po’ tutti contro la Lazio, persino Gianni Bezzi, sì anche lui (ma voi l’avete capito perché proprio lui?). Ma lasciamo perdere Bezzi e parliamo di Lukaku, che quando è in campo non si capisce se è un terzino sinistro o un’ala sinistra. Dalla posizione che assume propendiamo per la prima ipotesi, ma la gamba e la corsa è quella di un’ala (pure la difesa ecco). Ah, è il fratello più piccolo di Lukaku, solo che lui si chiama Jordan, l’altro più famoso Romelu. Però diciamo che da quanto fatto vedere, non ci mettiamo la mano sul fuoco che anche lui non diventi notable. Purtroppo per il Torino però i pericoli maggiori arriveranno dall’attacco, specialmente dal numero 11 Acheampong, e da Henen, che qualcuno ha paragonato a Cristiano Ronaldo. Chi è quel qualcuno? Fergie, un novellino (con la n minuscola, sennò a Manchester quel qualcuno mi denuncia).

GENOA – Abbiamo quasi finito ragazzi, un ultimo sforzo. Il Genoa si rispecchia in Luca Chiappino. Lascio a voi l’interpretazione: per aiutarvi vi dico soltanto di ricordare il paragrafo dedicato al Parma. Caso vuole però che i rossoblu abbiano Jara Martinez, uno che quando segna, segna sempre gol pesanti. Leggi Parma (fase a gironi) e leggi Napoli (ottavi). Il paraguaiano, scoperta di Sabatini (che quando va in Sud America difficilmente prende accantonate), può continuare ad essere il protagonista ancora per un’altra partita, quella contro il Siena.

SIENA – Senza farlo apposta il Siena è l’ultima squadra che ci rimane da analizzare. Più che talenti ci sarebbe da parlare di organizzazione, se vogliamo usare un eufemismo. In ogni caso segnaliamo alla vostra attenzione Luca Rosseti e Luigi Canotto. Ho la sensazione che ne risentiremo parlare di questi due. Uno punta centrale, l’altro attaccante di sinistra. In campionato la Primavera toscana non sta facendo rumore, come d’altronde anche qui al Viareggio. Però un vecchio detto cinese diceva che è meglio camminare a fari spenti, perché così gli altri non si accorgono di te fino a quando non vengono a sbatterti. E si sa, dalla Cina abbiamo tanto da imparare. Ad maiora.

SORTEGGIO QUARTI DI FINALE – LA PAGINA SPECIALE DEL TORNEO DI VIAREGGIO 

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Federico Pisanu
Federico Pisanu
Inseguo il sogno di lavorare avendo soltanto una tastiera ed una connessione internet. Ho un sito e due famiglie: la mia, e quella del Pallonaro
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