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Google, un Doodle per Gioachino Rossini e l’anno bisestile

Doodle in casa Google, quest’oggi, per onorare la memoria del 220° anniversario della nascita di Gioachino Rossini: come si può notare, il logo vede come protagoniste assolute le rane non a caso, in quanto, la memoria va anche all’anno bisestile. Poiché in inglese esso viene chiamato “Leap-year” dove leap significa saltare, chi meglio delle rane per poter descrivere questo momento? Come si suol dire, dunque, Google ha voluto prendere due piccioni con una fava: ricordare la memoria di Gioachino Rossini ma anche ricordare che il 2012 è un anno bisestile poiché oggi, infatti, è il 29 febbraio, data che non ricorre a cadenza annuale. Un bel doodle che vuole dunque accontentare davvero tutti.

Gioachino Doodle
Doodle Google - Gioachino Rossini & Anno Bisestile

Gioachino Rossini: il cigno di Pesaro nel Doodle di Google

Gioachino Rossini nacque a Pesaro il 29 febbraio 1792 e scomparve a Parigi il 13 novembre 1868; fin da subito la famiglia, che era già immersa in clima artistico di basso-medio livello, lo indirizzò verso la musica e già all’età di quattordici anni, Gioachino compose la sua prima opera. Gioachino Rossini fu molto prolifico in quanto opere che vanno da “La pietra del paragone”, “La gazza ladra”, “Zelmira”, fino al capolavoro, il “Barbiere di Siviglia”. Rossini, dopo un periodo di grande fervore artistico, decise di ritirarsi in Francia, con meta Parigi, dove il compositore venne sempre osannato e adorato per il suo talento artistico. “Guglielmo Tell”, rappresentata proprio nella capitale francese nel 1829 fu il suo ultimo melodramma. Ancora oggi si cerca d’indagare cosa ha spinto Rossini, ancora sulla cresta dell’onda, a ritirarsi prematuramente dalle scene ma, come sempre in questi casi, ciò che conta a distanza di secoli, è la musica che ci rimane.

Il cigno di Pesaro, così fu soprannominato Gioachino Rossini, viene ricordato da Google mediante una ranocchia vestita come “Il Barbiere di Siviglia” e un’altra agghindata per ricordarci il “Guglielmo Tell”: Google punta dritto alle opere più conosciute di Rossini in questo omaggio per la sua memoria che, ricorda, appunto, il grande potere della musica fin dai secoli scorsi. Un uomo descritto dai biografi in modo molto contradditorio: alcuni lo dipingono come profondamente iracondo ed instabile, molto incline alla collera, altri lo hanno dipinto come estremamente fragile ed incline a forti crisi depressive ma anche molto devoto ai vizi della vita come le donne e la buona tavola, ancora oggi è famosa la ricetta della sua particolarissima insalata.

I resti di Gioachino Rossini sono stati prima posti nel famosissimo cimitero parigino di Père Lachaise ma, nel 1887 vennero trasportati, su iniziativa del governo italiano, nella Basilica di Santa Croce a Firenze. Gioachino Rossini viene, ancora oggi, ricordato continuamente: a Pesaro ogni anno viene organizzato il “Rossini Opera Festival” e sempre nella città natale del cantante esiste la “Fondazione Gioachino Rossini”.

Proprio in occasione del ricordo dei 220 anni dalla nascita, la città di Pesaro, quest’anno, ha organizzato una serie di iniziative proprio per ravvivare la memoria del compositore: da incontri specifici, passando per concerti, eventi ed itinerari guidati. Il comune, assieme ad altre istituzioni come scuole, fondazioni d’arte e di cultura, ha inaugurato questo personale percorso alla scoperta di Rossini, proprio per sensibilizzare le nuove generazioni ad un personaggio davvero degno di nota. Ricordiamo che la casa dove nacque Rossini, in via del Duomo, è stata poi ribattezzata via Rossini ed oggi, all’interno, vi è il museo proprio dedicato al compositore.

Video Gioachino Rossini – “Guglielmo Tell” [Ouverture]:

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