Nessuno credo, potrà mai dubitare dell’importanza che la musica ha sempre rivestito nell’ambito cinematografico. Fin dall’inizio dell’era cinematografica, quando ancora le pellicole non contenevano la traccia audio ed i film erano muti, la proiezione era accompagnata dal tema musicale, eseguito da musicisti in carne ed ossa e, in seguito, da registrazioni. L’avvento del sonoro, portò ad una grande rivoluzione cinematografica, ma la musica, in un modo o nell’altro, ha sempre accompagnato ogni fotogramma mai proiettato, o quasi. Di tutti i più disparati talenti prestati all’arte tutta particolare di raccontare le immagini con i suoni, quello che più facilmente si ricorda è un italiano, il maestro Ennio Morricone.
Originario di Arpino, in provincia di Frosinone, ma nato a Roma il maestro studiò presso il Conservatorio Santa Cecilia, dove si diplomò in tromba, banda e composizione, ma dedicandosi anche alla musica corale ed alla direzione di coro. Fu lavorando come trombettista in varie orchestre romane, che iniziò a costruire la rete di conoscenze nel mondo dello spettacolo, che successivamente lo portarono a scrivere musica per il cinema.
Questo avveniva già a partire dal 1955, anche se Ennio Morricone rifiuterà sempre la definizione di mago delle colonne sonore, secondo lui riduttiva, cercando di farsi apprezzare soprattutto come autore colto e lavorando contemporaneamente anche per la RCA Italiana. Dopo il matrimonio con Maria Travia, il maestro continuò le sue attività, arrivando a lavorare anche in Rai, anche se per un solo giorno. Saputo infatti che gli sarebbe stata preclusa ogni possibilità di carriera e che, peggio ancora l’ente televisivo non avrebbe mai trasmesso musica composta da un suo dipendente, si licenziò il giorno stesso.
Fu la collaborazione con un altro grande genio del cinema a lanciarlo definitivamente come leggenda delle colonne sonore, Sergio Leone. Conoscendolo fin dalle elementari e continuando a lavorare anche con altri grandi (Bernardo Bertolucci), Ennio Morricone intensificò il suo lavoro per il cinema, specie con il suo amico di vecchia data, a partire dal 1964, anno in cui scrisse e curò la colonna sonora di “Per un pugno di dollari” e proseguendo poi con tutti i western (che fecero genere a parte diventando spaghetti western) diretti da Sergio Leone.
Sono naturalmente moltissimi altri i film a cui Morricone ha prestato la sua musica, arrivando alla straordinaria cifra di oltre 500 colonne sonore, per altrettanti film, dei quali certamente ricorderete “Per qualche dollaro in più“, “Il buono, il brutto, il cattivo“, “C’era una volta il west” e tanti, tantissimi altri.
Riconosciuto e premiato soprattutto a partire dal 1970, anno in cui vinse il suo primo Nastro d’Argento, Ennio Morricone ha portato a casa un gran numero di premi, tutti strameritati, fra i quali ricordiamo diverse Nomination agli Oscar, i BAFTA, i Golden Globe ed i Grammy Awards. Sarà solo nel 2007 che il maestro riceverà l’Oscar alla Carriera, dopo ben cinque nomination non premiate, a coronamento di una vita spesa con la musica e per la musica, ma sempre tenendo per mano il mondo del cinema. Un autore che tanto ha dato al cinema e che, fra i pochi, merita di essere conosciuto anche al di fuori dei film che ha curato.