Nel giorno della sua presentazione ufficiale Fredy Guarin parla a ruota libera, spiegando come dopo la buona prestazione contro il Genoa cercherà di non deludere le aspettative, per guadagnarsi il riscatto nerazzurro. Dalle sue parole si evince come, nonostante diverse squadre fossero sulle sue tracce, il colombiano avesse in testa solo l’Inter, addirittura già due anni, considerando l’ottimo rapporto con il compagno di squadra suo connazionale Ivan Cordoba. Le sue intenzioni sono quelle di giocarsi le sue carte e prolungare la permanenza con la maglia dell’Inter ben oltre i sei mesi del prestito.
L’esordio con un po’di timidezza, scrollata subito di dosso, riuscendo a strappare i suoi primi applausi al pubblico di San Siro, il rigore conquistato e le lodi di Moratti e Paolillo, rappresentano un segnale importante per il giocatore, che a questo punto si giocherà le sue carte nei prossimi otto incontri di campionato.
BRANCA- Il direttore dell’area tecnica Marco Branca, presente alla conferenza stampa, interpellato dai giornalisti sulla possibilità di prendere il giocatore già due anni fa, risponde spiegando:
“Gli acquisti fatti dall’Inter sono tutti importanti nel loro periodo storico. Lo tenevamo d’occhio anche da più di due anni, abbiamo parlato col Porto ma non era facile prendere un giocatore così bravo. Il Porto non fa questi tipi di accordo che abbiamo raggiunto noi, il presidente però ha compreso la grande voglia di Fredy di venire all’Inter, sono stati comprensivi, si sono parlati due grandi club e si è arrivati all’idea che era una cosa che lui voleva fortemente. Noi eravamo felici di poter vedere da vicino, di curare con pazienza, un giocatore che poteva far parte del nostro futuro tecnico”.
Rimane anche il tempo per una domanda sul tormentone Balotelli, con i giornali che non fanno altro che parlare di un suo possibile ritorno in nerazzurro già nella prossima stagione. Branca dribbla la domanda, lasciando al tempo stesso uno spiraglio per il ritorno del pupillo di Massimo Moratti:
“Non è la sede giusta per parlare di Mario, siamo qui per presentare Guarin, sta meglio, siamo sicuri che potrà stare ancora meglio. Per le altre cose ci sarà tempo tra 1-2 mesi per parlarne”.