Per Halle Berry gli ultimi sei mesi sono stati davvero difficili. La lotta con l’ex compagno Gabriel Aubry per l’affidamento della figlia, Nahla sembra aver trovato finalmente una soluzione soddisfacente per entrambi i genitori dopo che l’attuale compagno dell’attrice l’attore francese Olivier Martinez si è ritrovato a prendersi a pugni con Aubry. Al settimanale A la Berry ha rivelato d’essere solita a situazioni complicate, ma non si è mai arresa ha sempre lottato per ciò che voleva veramente. La star ha dichiarato d’aver avuto sempre storie d’amore piene di contrasti e di violenza, ma con Martinez ha trovato quell’equilibrio che le mancava:
Veniamo da famiglie proletarie, ciò che abbiamo ce lo siamo conquistati da soli. Mi piace tutto di Olivier, accento francese compreso. È così parigino. È attento alle piccole cose, ha una educazione che lo rende simpatico a tutti… Finalmente ho trovato una spalla a cui appoggiarmi. Nulla ci cambia come il tempo. Prima il tempo mi faceva paura: sentivo che mi sfuggiva. Forse perché non ero soddisfatta di quello che facevo, degli uomini con cui uscivo. Era come se aspettassi sempre qualcosa di meglio, che sarebbe arrivato chissà quando. Non vivevo il presente: adesso sì.
Come lei stessa racconta la sua vita non è stata proprio una passeggiata:
Sono passata attraverso dolori profondi: da ragazzina, con una madre bianca e un padre afroamericano, ero quella ‘diversa’, da mettere in un angolo… So che ho fatto degli errori nel passato. Ho imparato che la passione non sempre porta la serenità: può anche generare violenza. L’ho provato io stessa. Noi donne siamo spesso incapaci di ribellarci, di denunciare. Però in generale penso che ogni esperienza mi ha aiutata a essere quello che sono oggi. Mi riempie di tenerezza sapere che mia figlia è ancora all’inizio del suo viaggio.
Oggi per Halle quello che conta è solo la serenità della figlia, la piccola Nahla, a cui va il suo pensiero quotidiano:
La gravidanza, quando era dentro di me, è stato il periodo più felice della mia vita. La felicità per l’Oscar passa, ma quella che ti dà un figlio no. Forse anche Nahla si sentirà emarginata: come me è figlia di una nera e di un bianco. Le spiegherò che sono gli altri a sbagliare, non è lei l’errore. E che l’opinione degli altri non deve mai influenzarti: il colore con cui sei nata non è importante, perché la tua vita la dipingerai da sola.
Del resto ciò che non uccide fortifica e Halle questo lo ha imparato a sue spese è per questo che oggi non ha più paura ed è pronta ad affrontare qualsiasi cosa.