La serie “Hannibal” della NBC procede a gonfie vele (più o meno) e, sebbene in differita, procediamo con le recensioni dei vari episodi. Dopo il pilot “Apéritif“, che ha diviso sia pubblico che critica, ritroviamo i personaggi nel secondo episodio “Amuse-Bouche“, con Will Graham (Hugh Dancy) ancora impegnato nella ricerca delle sette vittime scomparse del caso Hobbes. Quasi casualmente però l’FBI si imbatte in un secondo serial killer (terzo, se contiamo l’imitatore di Hobbes, che altri non è che il dottor Hannibal Lecter) e quindi Will è costretto ad occuparsi anche di questo caso, se possibile ancor più raccapricciante. Un misterioso figuro infatti “coltiva” dei corpi umani nei boschi per permettere la crescita di funghi, dai quali è ossessionato. I salti logici dell’agente Will Graham saranno di nuovo capitali per intuire un pensiero così mostruosamente inumano, ma non è tutto.
I nostri protagonisti dovranno affrontare infatti minacce di varia natura e la più pericolosa potrebbe rivelarsi Freddie Lounds (Lara Jean Chorostecki), spietata blogger d’assalto, per nulla intenzionata a mollare l’osso una volta addentato e piuttosto creativa nel procurarsi le informazioni e, soprattutto, a diffonderle incurante degli effetti che potranno avere sulle indagini, le vittime e (come accadrà in seguito) le sue stesse fonti.
Alziamo di molto il tiro, in questo secondo episodio di “Hannibal” che si viene a trovare nella posizione di iniziare davvero la serie che il pilot aveva appena soltanto descritto ed introdotto, causando più di un malcontento in più di un appassionato. La serie possiamo dire con certezza è ora davvero iniziata e, come sottolineato anche in altre sedi, è riuscita a mettere in azione il moto convettivo che inevitabilmente deve venirsi a creare per spingere lo spettatore a chiedersi cosa accadrà dopo? Ma più precisamente, è l’introduzione del pazzo dei funghi ad aver svoltato seriamente la puntata, aggiungendo un elemento in più ad una story-line già piuttosto spessa (anche se forse non ancora abbastanza solida).
Seriamente, l’orto di corpi umani parzialmente in vita non si era ancora mai visto ed il personaggio di Freddie Lounds ha aggiunto un elemento inaspettatamente funzionale che, come accennavamo prima, ha la capacità di rimescolare le carte, finendo spesso per intralciare le indagini e mettere in pericolo diverse persone. A parte questo la puntata migliora rispetto al pilot, che sebbene criticato, ha a mio avviso svolto bene il suo ruolo introduttivo, ma getta ombre sul futuro della serie che vanta ottimi interpreti, una fotografia davvero sopra la media ed una cura per i particolari niente male, ma che pecca terribilmente di pressappochismo nella sceneggiatura. Come facevano notare anche altre fonti, sembra tutto scritto di fretta, senza una seconda stesura, che revisionata, cesellerebbe i particolari, che purtroppo restano invece grossolani.
Grazie al cielo Mads Mikkelsen riempie la scena ed è talmente in parte da distrarre da evidenti pochezze che ci auguriamo saranno risolte nella probabile (ma non ancora sicura) seconda stagione.
Voto:
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