Uno strepitoso successo quello raggiunto da Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio che trasportano sul grande schermo i cavalli di battaglia televisivi, in particolare il volgare traffichino Ruggero De Ceglie e suo figlio Gianluca, noto collezionista di bruchi. “I soliti idioti”, pellicola diretta da Enrico Lando e sceneggiata da Martino Ferro, vola oltre i quattro milioni e mezzo d’incasso. E poiché parliamo del box office degli ultimi tre giorni, è facile immaginare che la pellicola possa frantumare molti record, soprattutto per quanto riguarda le produzioni nostrane. Il film racconta la storia di Gianluca, un ragazzo educato e timido che vuole convolare a nozze con la sua compagna e di Ruggero un padre aggressivo che cercherà in ogni modo di ostacolare il matrimonio del figlio. Al punto di fingere una grave malattia con l’obiettivo di portare Gianluca lontano da Milano e dalla futura moglie. Ci riuscirà e dirigendosi verso Roma costringerà il figlio a vivere situazioni assurde. Nella pellicola hanno un ruolo significativo Fabio e Fabio (i due omosessuali) e Gisella e Sebastiano. La scelta di “lasciare a casa” alcuni dei personaggi proposti negli sketch si è rivelata corretta come se fosse chiarissimo quali fossero i preferiti del pubblico. I dati, dopotutto, non mentono e nelle sale cinematografiche si è verificato un vero e proprio assedio.
“I soliti idioti” nasce sul canale MTV e nel corso degli ultimi anni da fenomeno di nicchia si è trasformato in un successo clamoroso con picchi auditel da record. Il passaggio al cinema è stata una scelta quasi obbligata per i due protagonisti che, aiutati da una massiccia campagna mediatica, (città come Roma sono state tappezzate dai cartelloni con gli slogan che hanno reso celebre il programma) hanno letteralmente sbancato il botteghino. Ora, però, arriva la fase più delicata: il passaparola tra chi è andato al cinema a vedere il film, nel week-end, e chi è o era intenzionato a farlo. Solo nei prossimi giorni potremo, quindi, sapere se la pellicola di Lando è destinata a infrangere tutti i record d’incassi nel genere “commedia all’italiana”.