L’esordio del neo promosso Novara di Tesser, al ritorno in seire A dopo 55 anni, al Bentegodi di Verona contro il Chievo di Mimmo Di Carlo, inizialmene ha rivelato un po’ di timore reverenziale per i piemontesi, emozionati per il tanto agognato ritorno nella massima serie. Timori che, però, svaniscono rapidamente, mostrando un’ottima capacità di reazione e buone doti caratteriali, che saranno molto importanti nella lotta per la salvezza. Non era facile, infatti, reagire dopo il 2 a 0 shock, ed invece i piemontesi hanno pareggiato i conti, soprattutto grazie a Morimoto, neo acquisto giunto da Catania, cha ha acceso la luce per il gol del 2 a 1, firmato da Marianini. A pochi minuti dal fischio finale, poi, il definitivo pareggio, siglato da Massimo Paci, anche se l’impresa del Novara è stata agevolata anche dall’espulsione di Sardo che ha lasciato il Chievo in infertiorità numerica e costringendo Di Carlo a correre ai ripari mandando in panchina proprio Pellissier. Ma, il merito principale del Novara è stato quello di non accontentarsi del pari raggiunto, provando con convizione anche a raggiungere il clamoroso vantaggio, sfiorato con Jeda: sarebbe davvero troppo all’esordio, ma è già un gran merito aver tentato. Per i gialloblu clivensi, invece, dalla prima di campionato si evincono due aspetti importanti: la certezza dell’ incisività di Sergio Pellissier, il bomber infallibile, ed in generale della manovra offensiva, soprattutto in contropiede, con una buonissima intesa fra Pellissier e Thereau; di contro, però, è parsa evidente la fragilità del reparto difensivo, troppo distratto in alcune circosanze. Una lacuna da registrare al più presto per garantirsi una stagione serena, navigando in acque tranquille verso la salvezza.