Altra pellicola francese in arrivo in Italia, anche se in Francia è già uscita nel 2009. Stiamo parlando de “Il primo bacio“, film diretto da Riad Sattouf, che in patria ha ottenuto riscontri molto positivi con questa opera, premiato ai Cèsar su tre nominations. E’ certo, ormai, che i gusti italiani differiscano da quelli francesi e come spesso abbiamo già detto, spesso e volentieri i film d’oltralpe sono davvero difficili da digerire, hanno un ritmo completamente diverso ed anche umorismo e ironia differiscono, tanto che i non appassionati di cinema francese, difficilmente lo troveranno piacevole. E dalla commedia di Dany Boon, passiamo a questa storia tutta adolescenziale, che si apre con lingue e saliva. “Les beaux gosses“, questo è il titolo originale, racconta dei primi approcci con l’altro sesso da parte del quattordicenne Hervé, impersonato da Vincent Lacoste. Il ragazzo non spicca di certo per bellezza, alto e magro con l’apparecchio, condivide la sua “sfiga” insieme all’amico Camel (Anthony Sonigo) di origini arabe, ed anche lui ossessionato dal sesso. Come tutte le volte che un regista francese ci porta nel mondo della scuola, non si può fare a meno di sottolineare l’impostazione multietnica della società francese, ancora non perfettamente integrata, con tanto di riferimenti all’ateismo del Paese che da sempre fa discutere, che troviamo nell’insegnante che intima all’alunna di togliersi il crocifisso che porta al collo. Hervè ha una vita monotona, passa gran parte del tempo a spiare dalla finestra una ragazza che si spoglia, si masturba con i calzini mentre la madre lo deride. I suoi genitori sono separati e la vita con la madre inizia a pesare giacché lei diventa sempre più invadente, curiosa di scoprire la vita intima del figlio e cerca di dare uno scossone alla sua. Hervé e Camel iniziano a fremere alla vista delle ragazze a scuola e non vedono l’ora di poter dare il primo bacio. Il più fortunato, da questo punto di vista, è proprio Hervè, che piano piano si avvicina ad Aurore (Alice Trémolière). Quest’ultima non sembra proprio essere una ragazza alla sua portata. Aurore è ricca e frequenta i tipi più cool della scuola, ma è in qualche modo affascinata da Hervè. Gli amori adolescenziali attraversano una fase turbolenta e pertanto sono turbolenti anch’essi e, soprattutto, sono fugaci ma sono quelli a cui si crede di più e per i quali si soffre maggiormente, con ingenuità. “Il primo bacio” potrebbe essere un film interessante, che analizza la vita di un adolescente che con rapidità accresce la propria esperienza e conosce il sesso, atteggiandosi subito dopo come un uomo navigato. E’ un percorso che tutti, prima o poi, sono destinati ad attraversare, ma il nostro Riad Sattouf butta la storia lì, con grande superficialità, senza metterci nemmeno un poco d’originalità e narrando fatti che spesso e volentieri non hanno nulla a che vedere con la storia principale o che comunque, non ne intaccano il senso. Un finale che va interpretato dopo una lunga riflessione sull’intero contenuto della pellicola, ma che a primo impatto non offre davvero nulla ed anzi, lascia sbigottiti per l’improvviso cambio di rotta. “Il primo bacio” non è di certo una pellicola imperdibile, anzi, non guardarla permette di guadagnare un paio d’ore del vostro tempo. Voto: [starreview tpl=16]