Questa sera a Roma verrà presentato “Il volo“, cortometraggio di Wim Wenders, divenuto mediometraggio in 3D. Dura solo 32 minuti il film, ispirato alle esperienze di accoglienza dei piccoli comuni calabresi della locride, quali Riace e Caulonia, senza dimenticare Badolato. Piccoli comuni, ma grandi esempi di integrazione, che hanno scelto di accogliere i rifugiati, regalando una nuova vita a dei paesi ormai spopolati a causa dell’emigrazione dei meridionali verso Nord. Wim Wenders ha deciso di utilizzare la nuova tecnologia 3D, per la prima volta applicata ad un film del genere. La storia racconta di un bambino e del sindaco del suo paese, ormai spopolato, e in cui è difficile persino organizzare una partita di pallone perchè non ci sono più bambini. L’arrivo di un gruppo di immigrati africani crea scompiglio e discussioni, ma si rivela essere un evento più che mai positivo. Il film è stato finanziato e co-prodotto dalla Regione Calabria, la prima ad aver adottato una legge per promuovere l’accoglienza e l’inserimento dei rifugiati e dei richiedenti asilo. “Il Volo” è stato girato tra Scilla e Badolato, con attori prevalentemente locali. Nel cast, però, anche Ben Gazzarra, di origini siciliane, nei panni del protagonista. Una bella iniziativa, significativa, che porta a riflettere sulla situazione attuale della nostra società e di una Regione come la Calabria che, nonostante le già note difficoltà, soprattutto dopo i fatti di Rosarno, ha scelto di non rinunciare all’accoglienza.