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L’Inter asfalta il Parma 5-0, Milito e Pazzini avvertono il Milan

Presentarsi al prossimo derby segnando cinque gol al Parma supera di gran lunga qualsiasi delle più rosee aspettative, lanciando un chiaro segnale ai cugini rossoneri, l’Inter è tornata ad essere una squadra pericolosa per chiunque. I nove gol segnati e zero subiti nelle ultime due partite sono un chiaro segnale di come la squadra di Ranieri abbia trovato la giusta quadratura, riuscendo a far esprimere al meglio i suoi interpreti, facendo tornare a segnare gol a raffica a Milito, evidenziando miglioramenti esponenziali di un Alvarez davvero “Maravilla” e lasciando spazio per il primo gol capolavoro di Marco Davide Faraoni. Il Milan è avvisato.

Diego Milito, Inter | © Claudio Villa

Ranieri non sottovaluta la sfida contro i gialloblu, evitando di pensare troppo al derby sceglie la formazione migliore schierando dal primo minuto i diffidati Thiago Motta e Maicon confermando le previsioni scegliendo un 4-3-1-2 con Alvarez alle spalle di Pazzini e Milito. Colomba mette in campo un 4-4-2 non cambiando nulla rispetto alle previsioni iniziali.

PRIMO TEMPO – Buona la manovra nerazzurra nei primi dieci minuti, con un Alvarez letteralmente scatenato, dribbling e giocate di classe per deliziare i suoi tifosi. Il gol sembra nell’aria, e infatti, arriva al minuto 13’ su una bella progressione insistita di Zanetti che lascia ad Alvarez, con l’argentino che da sinistra serve un assist perfetto per Milito. Il Principe anticipa tutti e mette in rete, cancellando in questo modo l’hannus horribilis appena passato, iniziando quello nuovo con il gol. Ancora Inter con un Alvarez scatenato che mette a sedere un difensore e serve un assist perfetto  per Pazzini che calcia al volo mandando il pallone in curva.

Notte fonda per il Parma, l’Inter domina totalmente trovando il 2-0 al 18’ con Thiago Motta che da fuori area sfrutta un rimpallo e calcia al volo battendo Mirante che sicuramente ha le sue colpe sul gol. L’occasione per riaprire la partita per il Parma, arriva al 20’ con una ripartenza di Biabiany che serve ad un solissimo Giovinco davanti a Julio Cesar il pallone sulla testa. La ‘formica atomica’ incredibilmente sbaglia un gol facilissimo mettendo il pallone di poco a lato. Ancora Giovinco al 29’ su punizione trova una pronta respinta di Julio Cesar a negargli il gol. Dopo qualche guizzo dei gialloblu, al 41’ arriva il terzo gol dell’Inter, con Milito che trova la doppietta battendo Mirante di testa grazie a uno splendido cross di Maicon dalla trequarti. Nessun minuto di recupero e primo tempo che termina sul 3-0 per i nerazzurri.

SECONDO TEMPO – Nessun cambio e nella ripresa le squadre tornano in campo con gli stessi uomini del primo tempo. Colomba al 10’ cambia qualcosa inserendo Pellè al posto di Modesto, disegnando un Parma più offensivo con il tridente davanti. Non passa nemmeno un minuto che i nerazzurri calano il poker con Milito che in velocità mette a sedere Brandao e serve un assist per Pazzini che con un tocco sotto scavalca Mirante e mette la sua firma nel tabellino dei marcatori decretando il 4-0. La partita non cambia con l’Inter che congela inevitabilmente i ritmi di gioco e il Parma continua a non creare nulla di pericoloso davanti. Grande azione di Giovinco al 26’ che praticamente salta tutta la difesa nerazzurra entra in area e  calcia sfiorando il palo alla destra di Julio Cesar prendendosi anche gli applausi di San Siro. Ranieri nel frattempo toglie uno spento Alvarez per inserire  un più fresco Coutinho.

Siparietto particolare al 28’ con Zanetti nel tentativo di anticipare Gobbi in scivolata colpisce il pallone e manda la palla nella propria rete, con il guardalinee che annulla l’autogol per posizione di offside del centrocampista emiliano. Standing ovation per Milito al 30’ quando Ranieri lo toglie per far entrare Faraoni, schierando Coutinho seconda punta. Proprio Faraoni al 34’ trova un gol da incorniciare calciando al volo da fuori area scavalcando Mirante e colpendo la parte bassa della traversa facendo impazzire tutto lo stadio nerazzurro. La gara non regala ulteriori emozioni nel finale con un lungo possesso palla nerazzurra in attesa del fischio finale che arriva dopo due minuti di recupero, lanciando nel migliore dei modi possibile i nerazzurri verso il derby.

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