Contro il Milan e contro la Lazio non c’era stato il bel gioco ma erano arrivati puntualmente i risultati e i fondamentali tre punti per la rincorsa in campionato. Contro il Napoli in coppa non c’è stato il gioco ed è arrivata l’eliminazione. A seguire solo risultati negativi, contro il Lecce una sconfitta inaspettata, contro il Palermo un pareggio rocambolesco che ha di fatto evidenziato una difesa allo sbaraglio e, per finire, contro la Roma una vera e propria lezione che i nerazzurri forse non meritavano.
L’unico vero caprio espiatorio in questi casi come spesso accade è il tecnico che deve agire da parafulmine e prendersi molte delle colpe. Ranieri il normalizzatore, dopo aver ottenuto la striscia di sette vittorie consecutive rischia di vedere sfumare tutto il lavoro realizzato, con un Moratti di fatto furioso dopo la sonora sconfitta romana. Com’è strano il destino: se Gasperini fu esonerato subito dopo la sconfitta contro il Novara, lo stesso tecnico testaccino contro la squadra guidata da Mondonico avrà un bel banco di prova da superare se vorrà rimanere ancora a lungo sulla panchina nerazzurra. Ovviamente dalle ultime dichiarazioni di Moratti sembra quasi che questa Inter stia navigando a vista, in attesa del prossimo mercato di giugno dove dovrebbe esserci una specie di rifondazione.
La domanda a questo punto sorge spontanea: Ranieri sarà ancora il tecnico dell’Inter per la prossima stagione o avrà avuto un semplice ruolo di traghettatore in vista dell’arrivo di uno tra Guardiola, Spalletti, Capello o Blanc? La conquista della Champions, o meglio del terzo posto che permette l’accesso tramite i preliminari alla Champions, è l’obiettivo minimo stagionale fissato dalla dirigenza interista per Ranieri, che in caso di mancata qualificazione alla massima competizione europea dovrebbe dire addio alla panchina, con una squadra costretta a vendere molti big, perdendo gli introiti importanti derivanti dalla partecipazione alla Coppa dalle grandi orecchie.
Guardiola è forse il nome che più di tutti stuzzica le fantasie di Massimo Moratti, da sempre grandissimo estimatore del tecnico capace di rendere invincibili gli azulgrana. Pep Guardiola continua a rinviare l’appuntamento con il suo rinnovo annuale del suo contratto con i colori del Barcellona, lasciando in questo modo sempre una porta aperta alle speranze dei tifosi nerazzurri, con Maradona che recentemente ha di fatto ‘avallato’ questa operazione dichiarando come se Guardiola dovesse lasciare il Barcellona avrebbe scelto molto probabilmente l’Inter in Italia per una nuova esperienza.
L’altra pista forte porta al nome dello Zar di Russia Luciano Spalletti a lungo cercato nella scorsa estate da Moratti, con la Gazzetta dello Sport che lancia molte indiscrezioni di mercato sul fatto che il tecnico ex Roma abbia qualche problema di rinnovo. Intervistato da SkySport24, il vicedirettore della Gazzetta, Umberto Zapelloni, ha spiegato la difficile situazione sulla panchina dell’Inter: “Moratti si arrabbierà – scherza – ma quest’Inter non ha idee dalla notte di Madrid, ossia da quando Mourinho è salito sulla macchina di Perez. Adesso la squadra andrà rifondata e, come abbiamo anticipato noi della Gazzetta qualche settimana fa, il nome buono per ripartire è quello di Luciano Spalletti”.
Un’altra pista calda è quella che porta al tecnico francese Laurent Blanc che potrebbe portare in dote un gioiello della Ligue 1 da sempre pupillo di Moratti come Eden Hazard. Il commissario tecnico della nazionale francese che di fatto ha vestito la maglia nerazzurra dal 1999 al 2001, vedrebbe esaurirsi il suo contratto al termine dell’europeo calcistico, rimanendo in questo modo libero per essere chiamato alla corte di un suo caro amico come Massimo Moratti.
I nomi che si fanno per il dopo Ranieri sono tanti, ma come lo stesso presidente ha ribadito ci sono giocatori che devono capire come la stagione non sia ancora finita, e prima di tirare i remi in barca c’è da impegnarsi sul campo per raggiungere il terzo posto in classifica: ovvero la condizione fondamentale per una rifondazione di qualità e nel caso Ranieri non dovesse rimanere per scegliere un allenatore di livello.