Occhio per occhio, dente per dente. L’Inter potrebbe seriamente rispondere all’operazione Ibrahimovic – Milan “sfruttando” la legge del taglione e portare a Milano, sponda nerazzurra, l’ex idolo rossonero Kakà, un campione per un campione passato dall’altra parte della barricata. Uno smacco clamoroso per Berlusconi, che considera Kakà come un figlio, con Moratti nelle vesti di attore protagonista della trattativa e Mourinho in cabina di regia a muovere tutti i fili da Madrid.
Il fantasista brasiliano non si è mai ambientato al Bernabeu, quest’anno poi, subito dopo il Mondiale, ha subito l’operazione al menisco lesionato che lo terrà lontano dai campi di calcio per un bel pò (ne avrà almeno fino a dicembre – gennaio). Il nuovo allenatore del Real Madrid Mourinho non stravede per lui tant’è che gli preferisce il talento tedesco di origini turche, ormai in rampa di lancio, Ozil, sbarcato quest’anno a Madrid negli ultimi giorni di mercato per sostituire proprio il brasiliano. E allora perchè non darlo al suo vecchio presidente Moratti? Benitez ha fatto già sapere al numero uno nerazzurro di volere urgentemente rinforzi per gennaio visto che con Werder Brema e Juventus è stato costretto a schierare da titolare i baby Coutinho e Biabiany, poi infortunatosi nel corso del match contro i bianconeri, a causa delle poche alternative in attacco che gli offre attualmente la rosa dell’Inter. E dalla Spagna scrivono che Kakà abbia detto di non avere nessun tipo di problema dinanzi ad una possibile convivenza con Sneijder.
Ma perchè Mourinho, molto furbescamente, si priverebbe di un fuoriclasse e di un investimento importante come Kakà (fu pagato quasi 70 milioni di euro nell’estate del 2009) senza neanche dargli una possibilità? La risposta? Il tecnico di Setubal non ha mai abbandonato la pista Maicon, il terzino più forte al mondo, che è stato vicinissimo al trasferimento alla casa blanca in estate e forzerebbe per uno scambio già a gennaio. E non è un caso che Maicon, che attualmente si ritrova in ritiro con la Selecao, non ha brillato in questa prima parte di stagione subendo un’involuzione da far paura. Quello che indossa la maglia numero 13 nerazzurra non assomiglia neanche lontanamente al fuoriclasse che ha deliziato San Siro in questi ultimi anni, soprattutto nella stagione appena conclusa. E Maicon in cuor suo coverebbe ancora il sogno di raggiungere Mourinho al Real Madrid. Trattativa che potrebbe subire un’impennata visti i rapporti tesi che intercorrono tra il procuratore del terzino Caliendo e la dirigenza nerazzurra.