Il terremoto, quello vero, che da qualche giorno sta colpendo l’Emilia Romagna (paura anche al Sud dove lo sciame sismico del Pollino in atto da diversi mesi ormai sta facendo tremare la Calabria settentrionale e la Basilicata meridionale) non da tregua e continua ad incutere terrore. Dopo le forti scosse del 20 maggio e di ieri, anche questa mattina gli emiliani sono stati svegliati da una violenta scossa (magnitudo 5.8 della scala Richter con epicentro nel modenese) facendo salire a 10 il numero delle vittime accertate in pochi giorni, provocando diversi feriti. Allerta anche tutto il nord Italia.
A causa del sisma, la Figc ha deciso di annullare Italia – Lussemburgo, la prima delle due gare amichevoli pre Europeo prima di partite alla volta della Polonia (l’1 giugno match contro la Russia a Zurigo), che gli azzurri avrebbero dovuto giocare a Parma questa sera, per permettere al servizio d’ordine di prestare soccorso e rimanere al servizio della popolazione emiliana altrimenti impegnato in parte allo stadio Tardini. La decisione è stata presa al termine di una riunione in accordo con il Comune, il Prefetto della città ducale e la Provincia di Parma. Il terremoto è stato avvertito dai giocatori della nazionale che nel pomeriggio farà rientro a Coverciano.
Il ct Cesare Prandelli, qualche minuto dopo il sima, ha parlato ai microfoni dei giornalisti «Queste sono situazioni che ti fanno riflettere, ti fanno rendere conto che c’è di peggio rispetto a quello che stiamo passando nel mondo del calcio in questi giorni» riferendosi allo scandalo calcioscommesse che ha colpito il nostro calcio e che ieri ha portato all’arresto di calciatori illustri (Stefano Mauri e Omar Milanetto su tutti) oltre a finire sotto indagine elementi di spicco come Mimmo Criscito (escluso dall lista dei 23 convocati di Prandelli), e Antonio Conte. Una scelta saggia per rispetto delle vittime che ha causato il terremoto nella regione, sarebbe stato del tutto inopportuno far disputare una gara della nazionale nelle zone colpite dal sisma con delle famiglie che ancora piangono i loro cari.