I personaggi di questa storia sono davvero tanti, il protagonista assoluto è Italo Bocchino e ancora una volta l’ex moglie, Gabriella Buontempo, ha deciso di aprirsi nei confronti dei media, rivelando le sue sensazioni dopo la fine del loro matrimonio, ripensando a tutte le menzogne raccontatele dal marito, che non peccava di certo per la troppa fedeltà.
Per me è stata una grandissima storia d’amore. Ma devo ammetterlo: non lo riconosco più. Soffre della dinamica dell’abbandono. Per lui è inconcepibile che io abbia chiuso la nostra storia. E poi soffre di cretinismo da separazione: colpisce anche gli uomini più intelligenti.
Gabriella Buontempo poi parla delle relazioni che il marito ha avuto con Sabina Began e con Mara Carfagna:
Quante bugie mi diceva. Ma il problema non è lei. Il problema è lui. Perché lei, poverina, è quello che è. Infatti dal 15 marzo è scomparsa. Non sa che dire: le scriveva tutto Italo. Non sa parlare in italiano. Usare verbo e predicato. [Italo] Mi ha mandato decine di lettere in cui mi dichiarava che per lui, lei non contava nulla. Ci siamo scontrati tutti i giorni, per tre anni. Ma poi quando alle Regionali lui le ha portato tutti quei voti, e lei ha dichiarato di essere un soggetto politico, beh, l’ho trovato mostruoso, proprio come donna. Mi sono incazzata per non essendo mai stata femminista. Tra l’altro Italo ha continuato a tradirmi non solo con la Carfagna ma anche con altre che non mi dicono per carità cristiana. Anche se io ho intuito.
Quel che non è andato giù alla Buontempo, è essere stata tradita per una persona che non reputa migliore di lei:
Mi sento molto vicino alla sua situazione [Veronica Lario, ex moglie di Silvio Berlusconi]. Perché la sbandata per una migliore di te la accetti. Però se vieni tradita con una che, per stessa ammissione di tuo marito, è una nullità, beh, è dura. Si può tradire con rispetto. Invece lui mi ha messo in bocca a tutti.
Di certo Gabriella Buontempo non le manda a dire, ma Italo Bocchino reagirà in privato o attraverso i media per continuare a far parlare tutta l’Italia?