Dopo la reazione di Obama, anche il regista canadese James Cameron (“Avatar”) attacca la società Bp, colosso energetico britannico proprietario di una piattaforma petrolifera nel golfo del Messico che, a causa di un incidente, sta inquinando il mare circostante causando un disastro ambientale senza precedenti. Cameron ha offerto il proprio aiuto alla Bp e al governo statunitense, grazie alla sua passione per l’ambiente e alla sua conoscenza in materia, dal momento che possiede una flotta personale di mini-sommergibili, piattaforme da esplorazione e robot marini ed è un esperto in riprese subacquee:
“Conosco gente in gamba che lavora a profondità decisamente superiori a quella in cui si trova il pozzo e molti di loro sono abituati a lavorare con veicoli subacquei e sistemi elettronici di fibra ottica”
Ma la risposta del colosso petrolifero è stata un sonoro no. James Cameron ha ribattuto dando alla compagnia degli “imbecilli”:
“In queste ultime settimane ho visto, come tutti noi, con crescente orrore e angoscia, quel che sta accadendo nel Golfo e ho pensato che questi imbecilli non sanno quello che fanno”
Intanto su Facebook si sta attivando una campagna di boicottaggio, a cui hanno già aderito 300mila persone.