Sta prendendo sempre più forma il nuovo e attesissimo film di Quentin Tarantino, “Django Unchained”. Proseguono incessantemente i rumors sulla formazione del cast che oggi fanno rilevare una impennata nelle quotazioni di Jamie Foxx che dovrebbe interpretare Django, il protagonista principale del film. Jamie Foxx, premio Oscar per la straordinaria interpretazione del cantante Ray Charles nel film autobiografico Ray diretto nel 2004 da Taylor Hackford, sembra quindi essere il favorito per il ruolo dell’ormai celebre Django. Perché celebre? La risposta, per gli amanti degli spaghetti western, è scontata. Dobbiamo risalire al 1966 quando Sergio Corbucci portò sugli schermi uno straordinario spaghetti western con protagonista Franco Nero nel ruolo di Django, un reduce di guerra in cerca di vendetta per l’assassinio della moglie. Il clamoroso successo ottenuto da Corbucci ha portato numerosi registi a cercare di far rivivere il mito di Django, utilizzando a volte impropriamente il suo nome. Tra le pellicole ricordiamo: “Django spara per primo” di Alberto De Martino (1967), “Django il bastardo” di Sergio Garrone (1969) e “Preparati la bara” (1968) di Ferdinando Baldi con Terence Hill nel ruolo di Django. In realtà, il vero seguito del film di Corbucci è Django – Il grande ritorno del 1987, diretto da Ted Archer (pseudonimo utilizzato da Nello Rossati). Il mito di Django deve aver influenzato molti registi tra cui, in particolare, ricordiamo Robert Rodriguez, Takashi Miike e Quentin Tarantino. Rodriguez per la scena celebre del suo lavoro d’esordio, “El Mariachi”, in cui Azul utilizza una custodia per chitarre come nascondiglio per armi. Nel “Django” di Corbucci, il protagonista utilizzava come “custodia” per la mitragliatrice una bara. Takashi Miike ha invece diretto nel 2007 il film “Sukiyaki Western Django”, presentato al Festival del cinema di Venezia. Anche in questo film è evidente il collegamento con la pellicola di Corbucci (la scena della mitragliatrice nella bara, lo sceriffo impalato da una croce). Nel film di Miike recita proprio Quentin Tarantino che, da sempre fan degli spaghetti western e del cinema italiano in generale, ha finalmente deciso di portare sugli schermi la sua personalissima versione del mito Django. Django di Tarantino (per cui sembra ormai essere sicuro Jamie Foxx) sarà uno schiavo liberato che vive sotto la tutela del cacciatore di taglie interpretato da Christoph Waltz, indimenticabile colonnello Hans Landa in Bastardi senza gloria, attore che sembra ormai essere nelle grazie del regista di Knoxville. Quella tra il cacciatore di taglie e Django sarà un patto che porterà il primo a chiedere aiuto allo schiavo nella eliminazione di alcuni nemici, mentre il secondo otterrà l’aiuto necessario per cercare di liberare la moglie catturata e schiavizzata da uno spietato padrone. Jamie Foxx sarà dunque “addestrato” da Christoph Waltz. Jamie Foxx, che ha superato la concorrenza di Will Smith e Idris Elba per il ruolo di Django, sarà affiancato oltre che dal già citato Christoph Waltz, da Samuel L. Jackson e Leonardo Di Caprio nel ruolo del perfido Calvin Candie, proprietario del Candyland, un malfamato locale in cui le donne sono costrette alla prostituzione e gli uomini a terribili incontri stile gladiatori. Una frenetica attesa accompagna i fan di Quentin Tarantino. “Django Unchained” sarà molto probabilmente un successo. Il ricco cast, accompagnato dalla firma Tarantino alla regia, è una garanzia assoluta. C’è molta curiosità per vedere come il regista di Knoxville interpreterà il fenomeno della schiavitù. La sua lettura non sarà sicuramente scontata. Basti ricordare la rivisitazione della persecuzione degli ebrei con quest’ultimi nel ruolo di spietati cacciatori di tedeschi succubi.