“Malkovich, Malkovich, Malkovich“: il grande attore rende omaggio ai più famosi ritratti della storia della fotografia, lo vediamo nei panni di Marilyn Monroe o in quelli di Che Guevara, ma il risultato è davvero straordinario.
Si tratta di un progetto che verrà esposto a Chicago alla Catherine Edelman Gallery dal 7 novembre, vediamo John Malkovich nei panni di diverse personalità e in posa come loro nei ritratti che sono diventati cult.
Ricordate la famosa immagine di Che Guevara nella foto che Alberto Korda scattò nel 1960? E come fare a non conoscere le inquietanti gemelline ritratte da Diane Arbus alle quali si ispirano quelle viste in “Shining” di Stanley Kubrick? Marilyn Monroe torna due volte, nella versione ritratta da Andy Warhol (ed anche quest’ultimo è tra i ritratti omaggiati) e nella versione in cui copre i suoi seni con due rose in un ritratto in bianco e nero, c’è la linguaccia di Albert Einstein e c’è Alfred Hitchcock, insomma, il successo è già assicurato.
John Malkovich è uno dei grandi interpreti del cinema, l’attore statunitense ha sfoggiato tutta la sua ironia in questi scatti ma ha recitato in film importantissimi. La sua carriera è iniziata negli anni Ottanta e il suo debutto è avvenuto a Broadway in “Morte di un commesso viaggiatore” con Dustin Hoffman, nel 1984 invece ha esordito al cinema con “Le stagioni del cuore“. Uno dei film più famosi che ha interpretato è “Le relazioni pericolose“, al fianco di Michelle Pfeiffer e Glenn Close e “Il tè nel deserto” di Bernardo Bertolucci.
Spike Jonze gli ha reso omaggio nel cult “Essere John Malkovich” con John Cusack, lo abbiamo visto anche in “Red” e relativo sequel, in “Transformers“, “Warm Bodies” ed anche “Educazione siberiana” di Gabriele Salvatores. Nel 2002 Malkovich ha esordito dietro la macchina da presa con “Danza di sangue”, la storia di un detective ambientata in un momento di oppressione da parte di un governo fascista in un Paese latino-americano di cui però non è mai stato fatto il nome.