John Travolta è nei guai con la giustizia a causa di una pesante accusa di molestie sessuali che pende sulla sua testa. La vicenda si sarebbe svolta il 16 gennaio scorso, al Beverly Hills Hotel di Los Angeles. Durante una seduta di massaggi, l’attore avrebbe pesantemente molestato il massaggiatore, che ora chiede un risarcimento di due milioni di dollari.
L’uomo, che si è identificato solamente con lo pseudonimo di “John Doe”, così come la legge californiana consente di fare per proteggere la privacy di presunte vittime di abusi, sarebbe stato contattato telefonicamente da una persone che gli ha fissato un appuntamento. Successivamente, John Travolta lo sarebbe andato a prendere con il suo Suv nero per condurlo in albergo. Prezzo pattuito per il massaggio: 200 dollari l’ora. Stando alla ricostruzione dei fatti riportata dai media americani, una volta nel bungalow Travolta si è spogliato e ha cercato di palpeggiarlo.
L’attore avrebbe dunque proposto al massaggiatore un rapporto omosessuale e, per cercare di convincerlo ad accettare, gli avrebbe detto che Hollywood è interamente gestita da un potentato omosessuale e che perfino la classe dirigente mondiale apprezza i rapporti omosessuali. L’uomo, però, non avrebbe ceduto a queste avances, anzi, avrebbe minacciato di chiamare la polizia.
Il giorno che il querelante dice di aver incontrato John, lui non era in California e può provare che si trovava sulla costa orientale.
Queste le parole estratte da un comunicato stampa dell’ufficio legale incaricato di difendere all’attore. La linea difensiva, dunque, sarà quella di smascherare quelle che vengono definite
bugie senza fondamento.
Certo, le accuse nei confronti di Travolta sono pesanti. Senza contare che questo episodio confermerebbe le sempre insistenti voci di una presunta omosessualità del protagonista di capolavori del calibro di “La febbre del sabato sera” e di “Pulp Fiction”. Non ci resta che sperare che si sia trattato solo di uno spiacevole malinteso.