Dopo un tour de force di visite mediche, durato sei ore, distribuite tra mattina e pomeriggio, Alberto Aquilani può finalmente considerarsi un giocatore della Juve. L’ex Roma arriva in prestito e firmerà un contratto di 3,3 milioni di euro, mentre ai Reds verrà corrisposta una cifra intorno ai 15 milioni di euro, qualora la società di corso Galileo Ferraris decidesse di esercitare il diritto di riscatto. Domani sono previsti gli ultimi accertamenti fisici ai quali seguirà l’annuncio ufficiale.
Talento indiscusso, Aquilani, trova il tempo di affermarsi tra un infortunio e l’altro. A San Siro avrebbero dovuto mettere un cartello, “qui si rivelò Alberto Aquilani”, nel punto esatto in cui servì Mancini con una magistrale rabona che diede adito al 2 a 1 giallorosso di Totti sul Milan. Di lui gli appassionati ricordano i favolosi inizi di campionato, conditi, spesso e volentieri, da reti da antologia a seguito di conclusioni dalla distanza: Palermo e Siena ne sanno qualcosa. Era proprio nella prima parte della stagione che brillava, luminosa e fiera nel cielo degli stadi, la sua stella poi puntualmente relegata alla funzione di lampadina dell’infermeria. Proprio la precaria condizione fisica spinse la Roma a cederlo per 20 milioni al Liverpool, così da accumulare un budget per poter operare sul mercato. Roma, però, non lo dimentica, infatti, è lui a volerla dimenticare per il trattamento da giocattolo rotto riservatogli:
Della Roma non parlo, non voglio dire nulla
In Inghilterra Alberto vive un primo periodo tribolato causa, manco a dirlo, infortunio. Una volta riabilitatosi, mantiene la propria fama attraverso prestazione di ottima fattura. Due standing ovation all’Anfield Road non le regalano mica…
La Juve della scorsa annata ha palesato l’assenza in cabina di regia di un regista puro, puntando tutto sul piede poco educato di Felipe Melo. Aquilani, piè raffinato, predilige la trequarti e sarà interessante sapere dove lo collocherà Del Neri dal momento che quella maglia è già contesa dal duo Diego-Del Piero. La scommessa è intrigante, ma la quota è alta.
La cautela bianconera negli accertamenti fisici è comprensibile dato che il centrocampista, come più volte ribadito, è spesso soggetto ad infortunio. Il detto recita : “la prudenza non è mai troppa”. Evidentemente in casa Juve brucia ancora l’affare Andrade: il giocatore costato 10 milioni di euro collezionò 4 presenze in bianconero per poi infortunarsi gravemente, ponendo così fine alla militanza juventina mediante la rescissione consensuale. Da allora non è ancora riuscito ad accasarsi: una maniera elegante per dire che ci è cascata solo la Juventus.