Sono passati ormai quasi quattro anni dalla tragica morte di Pietro Taricone, ma Zenon Smutniak, padre di Kasia Smutniak ha riaperto l’argomento parlando al settimanale DiPiù.
L’uomo, che ha avuto una lunga carriera nel campo dell’aviazione, non è soddisfatto di come sono andate le indagini e adesso chiede che il caso venga riaperto, proprio in un momento in cui dovrebbe gioire per la figlia, che ha ritrovato la serenità al fianco di Domenico Procacci, dal quale sta per avere un altro bebè.
Pietro Taricone è morto il 28 giugno del 2010 a causa di un incidente con il paracadute. Era già in condizioni gravissime quando è stato trasportato in ospedale e nonostante un’intervento chirurgico durato nove ore, le condizioni erano così disperate che non ce l’ha fatta a sopravvivere. Adesso l’ex suocero dichiara:
Non si può chiudere così rapidamente un’inchiesta. Tutto sepolto, tutto dimenticato. Nessuno sa darmi risposte esaurienti sulla reale dinamica dei fatti. Non ho mai visto tanta superficialità dopo un simile incidente. Certo quando uno si lancia con il paracadute mette in conto una percentuale di rischio, ma Pietro non era alle prime armi con quello sport. Il suo incidente deve essere analizzato nel dettaglio, almeno per evitare nel futuro disgrazie come la sua.
Adesso che Kasia Smutniak è in dolce attesa, nonostante la gioia dell’arrivo di un bebè, Zenon Smutniak non riesce a dimenticare Pietro Taricone, padre della nipotina Sophie:
Sono felice all’idea di diventare di nuovo nonno, ma quei giorni tristi mi accompagneranno per sempre. Domenico era un grande amico di Pietro e Kasia, con lui sono entrato subito in confidenza. E’ un uomo serio, responsabile e molto tenero con mia nipote Sophie.
Nel frattempo il settimanale Visto aveva dichiarato che il bambino di Kasia e Domenico Procacci si sarebbe chiamato proprio Pietro e la coppia ha chiesto il massimo rispetto per il dolore che ancora prova per la scomparsa dell’ex concorrente del “Grande Fratello“. Di certo in questo caso è mancata la sensibilità, solamente per fare uno scoop in più.