Giunto alla sua dodicesima edizione, il “Kaulonia Tarantella Festival” diretto dal Maestro Eugenio Bennato sta riscuotendo un gran successo di pubblico proveniente da tutte le parti d’Italia.
Sono trascorsi 12 anni da quando ebbe inizio, 12 anni di appuntamenti e di grandi emozioni dove la musica etnica e popolare ha dato vita ad un interscabio di culture e di creatività; un legame tra passato, presente e futuro dove tre generazioni legate alle proprie radici hanno trasmesso e continuano a trasmettere attraverso il ballo della “Taranta”,”Pizzicata”, “Tarantella”, che la Calabria e l’intero Sud non è solo mafia e vittimismo ma soprattutto cultura, tradizione, passione, coraggio, incontro e apertura verso gli altri.
La dodicesima edizione è partita il 24 agosto e si concluderà stasera 28 agosto con il concerto di chiusura del direttore artistico del festival. Il paesello della locride si veste di colore e musica con un Eugenio Bennato che , accompagnato dall’ orchestra popolare del Sud, celebrerà gli eroi sconosciuti del Meriodione nelle sue ballate sul brigantaggio.
Circa settemila gli spettatori che si sono ritrovati in piazza Mese per ascoltare Enzo Avitabile e i Bottari di Portico; Francesco Loccisano che ha fatto vibrare le corde dell’antica chitarra battente realizzata dai liutai di Bisignano; la taranta magica della costa jonica di Mimmo Cavallaro e la tamurriata di Daniele Sepe a capo della sua Brigada internazionale; l’esibizione degli Avion Travel, la piccola orchestra nata a Caserta negli anni Ottanta che ha ospitato sul palco Mimmo Epifani.
Uno spettacolo unico e meraviglioso: non una singola comunità locale ma una moltitudine di gente, di usi e di costumi, che si ritrovano in cinque fantastiche serate. E alla fine del programma, ogni serata si conclude con centinaia di ragazzi che ballano la spontanea tarantella che nasce nella parte più alta della città, lo sperone di Caulonia, dove la festa continua fino all’alba.
Ma il festival è anche tradizione, ai concerti seguono corsi di danza, tamburello, chitarra battente, organetto, lira calabrese e zampogna. Fra i maestri proprio Mimmo Cavallaro che nei seminari parla di musica e poesia popolare nel Sud, della evoluzione della chitarra battente e della zampogna calabrese nel mondo agropastorale.
In attesa di vedere il concerto di stasera del direttore artistico dell’evento musicale Eugenio Benneto vi proponiamo una sua performance della canzone “Brigante se more“…
[jwplayer mediaid=”64953”]